Ascolto il canto sommesso del vento,
dolce frusciare di spazzole jazz
nella notte che sa d'estate e caldo.
È vento che viene dal mare e soffia
in faccia un'aria di sale e eucalipti,
vento che ha attraversato le città
vuote d'agosto e ne ha spazzato l'afa
come una spugna sopra una lavagna.
Ora, leggero, suona lo xilofono.
Susett Heise, “Herbstgeister”
2009
4 commenti:
Tonalità distensive - oserei dire sognanti..."nella notte che sa d'estate e caldo." Felice sera renoir. asia
Sì, un momento rilassante, alla finestra, prima di andare a dormire.
istintiva la sovraposizione fra l'azzeccatissima immagine delle tue "fruscianti spazzole jazz" ed il frinire delle cicale estive....(fa proprio caaaaaldooooo...!!!)
luciana - comoinpoesia
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Fa caldo davvero! La pioggia prevista per oggi chissà dov'è andata... Avremo un settembre da 30 gradi?
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