Seduta sulle antiche pietre tu
sfogli la calda poesia dell'autunno.
La brezza soffia lieve e ti accarezza
le spalle ancora nude offerte al giorno.
Un gabbiano passeggia solitario
sul muro tiepido del porticciolo:
ne osservi il becco arancione, il piumaggio
e ne invidi la libertà infinita.
Edward Cucuel, "Le vele"
2008
3 commenti:
"dimmi fin dove salta il mattino - dimmi fin quando dorme colui che intrecciò le vastità d'azzurro" - di questa splendida poesia - dove trovare i tralci incantati del tuo autunno. Meravigliosa è dire poco. Francaelena
"Sciaborda il lago con onde di sole"...che incipit stupendo - e l'immagine abbinata è più che perfettamente idonea, allo svolgersi descrittivo e lievemente sognante dei tuoi versi.
@Franca: Grazie, lo sai quanto io ami l'autunno. Ma credo che lì alla Rocca, immersa nei colori te ne rendi conto anche tu...
@Luciana: Sono un po' ottocentesco a volte, gozzaniano. Amo le buone cose perdute... La poesia è ambientata a Corenno Plinio.
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