"L'alte porteAl tuo porto sicuro farai rotta,
rinchiuse su di te e risa di maschere
che fuggivano a frotte..."
EUGENIO MONTALE
ignara del gorgo e della bufera.
Non sai dei vaporetti e delle gondole,
di come nel vento guardai le cupole
divinando lo scherno nei riflessi.
Come potresti sapere parole
non dette, sensazioni mai espresse?
Fui io quello inseguito dall'angoscia,
sperduto nel vociare delle calli,
nascosto dietro gli occhiali da sole.
Dimenticarti, a Venezia non era
possibile: avrei dovuto scegliere
canaloni montani o il folle strepito
di una strada di traffico in città.
Tu proseguisti tranquilla il cammino,
avrai riempito mille cruciverba,
cambiato case e tende alle finestre.
E decine di autobus ti avranno
condotta via da me, sempre di più.
Fotografia © Daniele Riva
2002
1 commento:
"intima semente baila em meu reino
ao sabor de tuas doçuras..."
Ciao e un caro saluto!
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