lunedì 9 giugno 2008

Dove il mare

Dove il mare diventa te riflette
l'azzurro luminoso del bikini.
Ed ogni notte ugualmente rispecchia
il disco bianco latte della luna.
E ne sono geloso un po', guardandoti
nuotare dove il mare si fa cielo,
invidio questa sua capacità
di averti tutta intera, anche i colori
del costume minuscolo che indossi.


Eric Zener, "Specchio"


1999

4 commenti:

Anonimo ha detto...

"Amo ascoltare il cuore e mettermi in attesa del minimo rumore che i ricordi e il passato possono fare, è un rumore silenzioso che sa di tremori, incertezze, paure, un silenzio che porta a mimetizzarmi sotto la mia tenda amaranto dove i capelli si intrecciano coi fili del tessuto che li copre e i miei piedi si trasformano in radici ramificando sotto le nude piastrelle.
Basterebbe un cielo stellato per ricreare un tronco di ulivo adagiato lungo la duna davanti a scogli scuri che si confrontano con il mare viola. Cerco di afferrare i sogni che fuggono dai miei occhi di bambina, sogni impazziti che svolazzano trasportati dalle correnti del vento verso terre ancora sconosciute...il mare..." Aliceydulcinea

Anonimo ha detto...

scusa il mio anonimato! Ayd

DR ha detto...

Grazie aliceydulcinea. Splendide parole

Jonathan Livingstone ha detto...

Bella la tua poesia, DR...

Bella come questa giornata,
dopo i giorni di pioggia,
col queto sole...
Sol che l'angoscia m'assale,
al pensiero che mai più
il mio passo affiancherà il Suo
per godere dei Raggi del Sole...

(Complimenti per il sito, e soprattutto per la tua vena poetica. Vorrei tutto il Mondo fosse Poesia... perchè non è così...?)