“Ancora lei, l’ombra.”
MAURIZIO CUCCHI
La tua vita è un racconto che mi fanno,
suona lontana come il mare dentro
una conchiglia e ugualmente fasulla.
O quelle cartoline con le palme
che riportano banali saluti
e il mio indirizzo sotto francobolli
colorati con effigi di re.
La tua vita è il ricordo che mi tenta,
è quella sera al tavolo di un bar
quando la pioggia accese l’amore.
È il tuo spolverino bianco rimasto
nella memoria come ultima immagine
di te davanti a Via Vittor Pisani.
Ma se guardassi là sul lungomare,
tra le palme suonate dal libeccio,
io sono certo che ancora vedrei
la tua figura camminare lieve
nel breve tragitto verso la casa
che vide la nostra felicità.
È che davvero mi manca il coraggio
di ritornare a quel borgo adriatico
per scoprire magari che gli inverni
hanno cancellato le nostre impronte,
che il fuoco ha consumato la pineta,
che il tuo ricordo è diventato nebbia.
O che, dopo avermi aspettato a lungo,
stanca di attendere, l’ombra se n’è andata.
Edward Hopper, "Stanze vicino al mare"
2002