Galleggia il sole su un’altra mattina,
ritrova i gialli carpini fruscianti,
l’erba del campo ancora verde e viva.
Del lungo viale fa una cartolina,
la ragazza con la giacca di lana
sembra posare per lui sotto i tigli.
Nel suo sguardo di viola è rannicchiato
un sogno - la poesia del mattino
prenderà il treno diretto a Milano.
2015
Il giallo autunno è una macchia dietro
i vetri smerigliati dell’ingresso
- un incendio di cardini e di pioppi
che soltanto la pioggia di novembre
domerà con il vento umido e freddo.
Adesso, quando scendo la mattina,
rallegra il cuore la vivacità
di questo delizioso quadro astratto.
2015
Dice che ho bisogno della dolcezza
della rosa abbandonata, del lampo
amoroso che sprizza dai tuoi occhi.
Dice che sogno una capanna in cui
tu mi aspetti nell’ombra con abbracci
che mi avvolgano migliaia di volte.
Dice, ma mi dice quel che già so
la voce del cuore: ho bisogno di te.
2015
Andiamo sotto la luna, nel buio
- siamo teneri amanti di Chagall
che attraversano paesi di stoppie
e luci gialle di periferia.
Non ti solleverò come bandiera
nel vento della notte - già innalzato
nel cuore è il tuo vessillo: passeremo
per l’arco nuziale dei tigli in fiamme.
2015
Sei come la rugiada del mattino,
sei vita per questa mia vita, luce
per questi miei giorni che brancolavano
nella nebbia, ciechi anche se vedevano.
Vieni dalle mie notti, dai miei sogni
e questa volta non fuggi nell’alba
lasciandomi soltanto una visione
- illumini di te ogni mio passo.
2015
Degas, Louvre
La ballerina di Degas saluta
- la bellezza si manifesta chiara
sotto i riflettori dell’Opéra,
una regina eroica e lontana
ornata di fiori sul tutù bianco
e sui capelli, accesa dalla luce
della giovinezza. Tutta la sera
ha portato la grazia sulle punte.
Scrivo parole che hanno il tuo sapore,
un gusto dolce e aspro di donna, pieno
della luce del giorno o della luna.
Mi abbandono ad esse come alle braccia
che mi accolgono, mi lascio stringere
e contenere, finalmente vivo.
Un tempo me ne sarei andato solo,
avvinghiato alla malinconia
per un viale di illusioni perdute.
Mi hai cambiato, e non sembrava possibile.
2015
Alla nostra intimità appendiamo
stracci, vi disegniamo ghirigori
di cuori - abbiamo preso possesso
dei nostri segreti e adesso arrediamo
la stanza dei sogni, inchiodiamo poster
di noi alle finestre per escludere
tutto il mondo da questa nostra casa:
l’amore è la felicità di due.
2015
Il cielo del principio di novembre
si è vestito di un azzurro da estate
di San Martino, sfondo a contrastare
nelle fotografie con le chiome
gialle degli alberi - questi colori
chiamano gli occhi ma parlano all’anima:
è lì che il canto gorgheggia leggero
come il pettirosso che torna al piano.
2015
Viviamo di istanti, di questi piccoli
lampi che illuminano il nostro amore
- il flash della macchina fotografica
sorprende allo stesso modo il tempo,
lo fissa nella cornice dei giorni.
E da golosi seguaci di Orazio
li cogliamo come uva matura
e poi li pilucchiamo in solitudine.
2015
“Eros tende a fare di due uno solo,
riportando l’uomo all'antica natura”.
-- Platone, Simposio
Tu vieni da lontano - sei inscritta
in me come un quadrato dentro un cerchio
fai sì che il tempo non sia mai esistito
da quel giorno in cui divisero le anime
e ci trovammo semi sparsi al vento.
Così aneliamo a ritrovarci, a vivere
quell’antica natura nell’effimero
unirsi dei corpi, quando anche le anime
si baciano, si abbracciano e si sfiorano.
2015
Avevo sete e neanche lo sapevo:
vagavo come sperso nel deserto,
- vi ero precipitato o vi ero stato
trasportato? Camminavo, annaspavo...
Fu quando apparve lei che me ne resi
conto: la vidi avanzare leggera,
scuotere i capelli come in un film.
Seppi che era l’acqua per la mia sete.
2015
Di questa luce residua del giorno
mi innamorai guardando svanire
il mare in fiamme di un cielo di marzo.
Stringevo una lettera in mano e un viso
di ragazza nel cuore - avevo appena
diciassette anni e un notes di poesie.
Adesso quell'amore si è perduto
nelle strade del tempo ma rimango
estasiato davanti a ogni crepuscolo.
2015
C’è qualche cosa in te irraggiungibile
- io capitano traccio di continuo
la rotta ma non giungo alle tue isole
fortunate, rimango in mezzo al mare
come un Odisseo di periferia.
Eppure, forse è proprio quel vagare
l’indefinito sentire che tiene
salda e viva la fiamma dell’amore.
2015
Filtra la luce del sole nel bosco
- l’autunno è un piccolo scrigno dorato
dove rosseggiano le ultime more
e i ricci versano i loro tesori.
Risalgo per l’antico acciottolato
respirando il profumo della terra
- cammino come un pellegrino
nella basilica della natura.
2015
Il cielo della sera è un affresco
sulla cattedrale del giorno - viali
di aceri rossi sono le colonne.
Andiamo quasi silenziosi, piccoli
nella bellezza infinita, cerchiamo
di afferrarla tenendoci per mano.
Recitiamo il mistero della prima
sera discesa con l’ora solare.
2015
Costante nei giorni, come la luna
sorgi sulle mie tranquille poesie
- stasera un sottile vento dell'ovest
soffia via foglie ingiallite e la luce
zafferano dei lampioni del viale.
Tu continui a lanciare i tuoi riflessi
sui vetri della mia vita - sai trarne
con il tuo amore i colori del prisma.
2015
Fondo parole dentro il tuo crogiolo,
poesia: prendo del rame, prendo zinco
e ne faccio ottone, prendo la luce,
prendo le nuvole e creo un tramonto.
Miscelo emozioni in forma variabile,
scavo dalla roccia le sensazioni
le scaldo, le raffreddo, le dissolvo
- e come un alchimista ottengo l'oro.
2015
C’è quel mare inquieto dentro di me
- mare grigio del tardo pomeriggio
mentre la mareggiata si mangiava
la spiaggia e il vento sferzava furioso
la terrazza gonfiando grandi onde
spumose, dipingendo scure nuvole.
Guardandolo tranquillo dalla costa
l’ho capito: il mare inquieto è la mia anima.
2015
Hai fatto il tè e ora nella tazza bianca
la luce dell'estate ormai perduta
riverbera i suoi dorati tramonti
e i mezzogiorni imbevuti di sole.
Vi leggiamo così, meglio di certi
oracoli che sullo smalto interpretano
il destino dell'amore - cogliamo
il bacio germogliato sulle labbra.
FOTOGRAFIA © SYFLOVE
2015
Questa mattina l’azzurro si frange
come onda sulla scogliera dei pioppi
- un vento leggero volta le foglie
ancora verdi, bagliori argentei
lampeggiano nel chiarore autunnale.
Rimango a guardare il mare fittizio
dalla finestra: al sole delle otto
si levano iridescenti spruzzi.
2015
Reticolati, fortificazioni,
trincee, camminamenti - resta il filo
spinato arrugginito dalle nevi,
i soldati sono morti da tempo.
La meglio zoventù l’è sottoterra *
ma la guerra è viva nella memoria,
la guerra agita ancora nel mondo
il suo stendardo nero lacerato.
* dal canto Sul Ponte di Bassano bandiera nera
2015
Scorre lento nel mezzogiorno il fiume,
raccogliendo nel suo smeraldo il bianco
delle nuvole, il verde delle sponde.
Seduto al tavolino del caffè
lo guardo scivolare inesorabile
come il tempo, bellissimo e austero.
Ho la tranquillità del cigno candido
che si spiuma con il becco arancione
tra gli equiseti e poi naviga via.
2015
“...e dicesti imbrunire crescente”.
PAUL CELAN
Così nasce lo spunto della sera,
così si inargenta una preghiera
nel cielo torreggiante di spumoni
al gusto troppo dolce di aranciata.
E ti avvicini nel liquido miele
nuotando con il tuo golfino malva
mentre la luce cade sulle case,
ti rintani nel golfo del mio petto.
Vorremmo si cristallizzasse il tempo.
2015
Il tempo è come il viaggio - navighiamo
su mari sconosciuti e ci lasciamo
alle spalle isole di sogno dove
abbiamo conosciuto grandi amori.
Però segnata è la rotta, non c'è
modo di indirizzare la prua
- prosegue imperterrita la nave
e noi dalla tolda guardiamo indietro.
2015
“E già nasceva nella mia anima il giorno”.
-- Vicente Aleixandre
Camminavo in una strada di sole
- aveva smesso da poco di piovere
e il cielo era disteso sull’asfalto.
Nell’azzurro sfolgorò una visione
- era una donna di poeta, era un angelo
disceso sulla terra a consolarmi.
Era all’incirca mezzogiorno ma
fu in quel preciso momento che sorse
il giorno a illuminare la mia vita.
2015
Dopo la pioggia ritorna il sereno:
questa luna che risplendeva rossa
ora galleggia sull’azzurro lago
del mattino - la cercavamo invano
nel cuore della notte tra i respiri
e i sogni, solo una parvenza chiara
tra gli orli delle nuvole parlava
di lei proprio come si manifesta
il tuo ricordo quando sei lontana.
2015
Le pecorelle del mattino migrano
nel cielo - transumanza dell’autunno
appena cominciato sopra verdi
chiome, rare pennellate qua e là
annunciano nel parco la stagione.
È uno sfondo da quadro del Giorgione,
da dipinto di Claude Monet: sono
prossimo alla sindrome di Stendhal.
2015
Volano a frotte i palloncini, navigano
in quell’oceano di spume che è il cielo
d’autunno - ora liberi dalle mani
dei bambini veleggiano lontano,
si disperdono verso ignoti lidi.
Li salutano gli sguardi da terra
invidiando allegri la libertà:
sognano il coraggio della speranza.
2015
Il mondo è tutto qui, disteso a onde,
incastonato in tessere, formato
a scaglie oppure ricostruito in doghe.
Riflette l'azzurro di Lombardia
nei suoi mosaici di specchi, nel lucido
curvarsi di infinite cromature.
Nutrire il pianeta è necessità
e questo è l'inno elevato alla vita.
2015
“In attendere è gioia più compita”.
EUGENIO MONTALE
L'attesa è questo cuore che respira
- lo sguardo prova a rimirare altrove
per cambiare punto di osservazione
ma non riesce a rimanere distante.
È continua apnea, come il desiderio:
preghi che finisca ma sai già che
un velo di malinconia cadrà
sulla tua compiuta felicità.
2015
Non è malinconia questo sentire
che mi sorprende tra la scala e il cielo
a rimirare l'ardere di nuvole
nel crepuscolo indaco d'autunno.
È una dolcezza triste, una promessa
che forse non sarà mai mantenuta
- come talvolta appare la speranza
quando si veste ancora di illusione.
2015
Ritorna il sole dopo la tempesta
- la luce gialla inonda la città,
la leggo riflessa su una muraglia,
la sento vivida intorno a me.
È come un liquido amniotico, l'oro
in cui rinasciamo ora che gli dei
hanno cessato le furiose risse
e siedono insieme a bere ambrosia.
2015
Respiro la quiete della notte
- la luna è un pesce rimasto impigliato
nella rete, le sue squame d'argento
brillano in una miriade di stelle.
Presto verrà la pioggia - già ne sento
nell'aria quel suo gusto di libeccio.
Mi stringo ancora un po' nella mia giacca
come un nostromo ritto sulla tolda.
2015
I campanili aguzzi del Trentino
sorreggono un azzurro così puro
- ha smesso di piovere e le montagne
alte risplendono bianche di neve.
Per la via ci salutano gli gnomi
tra i gerani d’edera e lo scrosciare
fresco dell’acqua nelle fontanelle
dove galleggia un pezzetto di cielo.
2015
La luce stende il suo velo da sposa
su vette dove ieri ha nevicato
- la Vittoria alata del Tonale
guarda quei monti dove le trincee
sono vuote ferite in mezzo ai larici
ingialliti. Cento anni dopo grida
pace se tra i fili spinati nasce
il fiore coraggioso della vita.
2015
La Venezia che amo forse è un'idea
romantica, un dolce sogno perduto
di gondole intagliate in un tramonto,
di albe che svegliano la laguna
tingendola di colori e riflessi.
È un sogno d'amore abbandonato
come una maschera dentro un campiello
nell'ultima notte di Carnevale.
2015
Il cielo splende di nuvole gonfie,
enormi spume che ne fanno un mare
- il mattino è cominciato con furia,
ha sconvolto i canoni consueti.
Ora tutto tace, soltanto il camion
della differenziata fa le fusa
nel parcheggio - risalta rosso e verde
sotto quel cielo di fumo e cotone.
2015
Il movimento della sera è un rosso
fragore di cieli che si rinnovano
- lo so che tu hai spezzato la catena,
adesso ci inoltriamo verso il mare.
E dove brucia l’ultimo falò
del ricordo, rinasciamo leggeri
- sotto una luna di madreperla
di due ombre ne facciamo una sola.
2015
Nel cielo della sera indovino
nuvole rosa, cascami romantici
di un temporale sedato da tempo.
Quanto vorrei averti qui stasera,
serrare nell’abbraccio tutto il mondo,
tenerti stretta senza fare nulla.
Siedo irrequieto sul divano rosso
mentre Meg Ryan sorride bellissima
a Kevin Kline e mi manchi di più.
2015
Ci apparteniamo in questo sogno o forse
è solo vero il contrario - noi siamo
l’uno dell’altra e neanche lo sappiamo?
Come quando fuori piove e alla musica
delle gocce crediamo senza neanche
guardare, ci affidiamo all’esperienza.
Così abbi fede nell’amore, in questo
filo che noi non riusciamo a vedere
ma che ci lega saldo e duraturo.
2015
Mi perdo nelle tue verdi pianure,
nei campi piatti, nei coltivi a mais
- mi disorientano quei cieli bassi
come stracci impigliati ai campanili.
Qui seguo il dondolio delle colline,
l'onda che sale e scende verso il fiume
e offre allo sguardo orizzonti nuovi
dietro ogni curva, dopo ogni salita.
Eppure, amo anche quelle tue strade:
mi sembra quasi di sentirvi il mare.
2015
È fatto come una rete di maglia
il tempo - ti capita qualche volta
di trovarne una rotta o allentata
e guardarci attraverso è un déjà vu.
Ora siedi con le mani allacciate
sotto il mento e osservando lontano
ti lasci andare alle tue riflessioni.
Come sempre, i pioppi ondeggiano al vento.
2015
Questa luce del mattino intride
di sé le cose, le trasforma in colori,
disegna un chiaro punto di riflesso
sulle mele rosse nella fruttiera.
“When I was young” la voce di velluto
di Celine Dion gorgheggia dalla radio.
Quando ero giovane non riflettevo
seduto al tavolo della cucina.
Scappavo via di fretta ritenendo
che la gioia fosse nel movimento.
E mi sbagliavo: la felicità
è nella quiete dolce del mattino.
2015
Già tramonta d’arancione e di rosa
il sole dopo l’equinozio d’autunno
- la trapunta a disegni damascati
è uscita dall’armadio e copre il letto
per notti più calde e sogni più dolci.
In un volo di farfalle l’estate
è finita - restano quelle sue
nuvole che bruciano sopra i monti.
2015
L’eco di giorni lontani risuona
ancora - eppure la ragione sventola
sicura la bandiera della logica.
Saranno queste bonacce del tempo
a rovistare i bauli del cuore,
a frugare scansie della memoria.
Rimane aperto un sottile spiraglio:
la tua voce si mescola al libeccio
che soffia sabbia, soffia nella polvere.
2015
Galleggiavi nel dolce dormiveglia,
ninfea sulle acque calme del mattino
viva Ofelia nello stagno di Millais.
Il chiarore dell’alba era un’uguale
presenza - lo sentivo dentro e fuori
di me, all’interno e all’esterno del sogno.
Al risveglio sei rimasta un momento
così - contemporaneamente persa
tra il desiderio e la luce del giorno.
2015
Un tempo coltivavo il ricordo
come un fiore - eppure la gioventù
mi avrebbe dovuto spingere verso
un’esuberanza non ponderata.
Ora mi dedico alla speranza
- annuso il suo profumo nella sera
e lascio spazio all'immaginazione:
sono più giovane di come ero allora.
2015
“L'amore
bello e pulito si è nascosto
sotto un ragno”.
FEDERICO GARCÍA LORCA
La ragnatela che splende nella luce
d’oro del tardo pomeriggio l’ho
guardata come un simbolo d'amore.
No, non pensare al fatto della trappola:
pensa a tutti quei fili con pazienza
tessuti, considerali legami.
Se l'amore è fulmine nel suo nascere,
è però rete quando si consolida
- oppure cede ad un soffio di vento.
2015
