Avevo sete e neanche lo sapevo:
vagavo come sperso nel deserto,
- vi ero precipitato o vi ero stato
trasportato? Camminavo, annaspavo...
Fu quando apparve lei che me ne resi
conto: la vidi avanzare leggera,
scuotere i capelli come in un film.
Seppi che era l’acqua per la mia sete.
FOTOGRAFIA © THE ONE FOR HIM
2015
4 commenti:
questa poesia mi colpisce piacevolmente, la trovo emozionante per le immagini che suscita
Buona giornata
una sete aspra e intesa, da tagliare con la lama di un coltello,
lacerante come il dolore dell'uomo...(poesieinsmalto)
"Deserto": simbolo-realtà' di "uscire-entrare",dunque, valore esistenziale... Molto bella l'immagine successiva
Grazie... Una poesia dedicata alla salvezza attraverso l'altro
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