domenica 31 maggio 2020

L’edera

Cresce l'edera con le venature
bianche e le radici aeree - si arrampica,
avanza come un esercito e abbraccia
tronchi e muraglie, scavalca rovine.

Noi siamo l'edera, noi siamo il tempo
che scorre e sparge i suoi semi e i suoi frutti,
ci attorcigliamo intorno alla vita,
al vero e al falso, ai sogni e alle illusioni.


FOTOGRAFIA © HEDGES

2020

sabato 30 maggio 2020

Il tuo nome al tramonto

Lo confesso: anch’io come García Lorca
ho gridato il tuo nome al tramonto,
lo faccio ogni giorno, come preghiera.
E in quei colori è scritta la tua vita,
soffusa come gli acquarelli che
disegnano le forme sulla carta.
E quando si accende la prima stella,
allora conosco la tua risposta.


FOTOGRAFIA © SEBA DEL VAL/PIXABAY


2020

venerdì 29 maggio 2020

Questo tu sei

Riflesso catturato in uno specchio
buio, che ti lascia incerto e scatena
il dubbio, ombra di leopardo che fugge,
questo tu sei - contemporaneamente
amore e poesia, il lampo che illumina
per un secondo la notte e consente
allo sguardo di vedere più chiaro.


CARLOS SAN MILLÁN, "SPECCHIO"

2020

giovedì 28 maggio 2020

Specchio antico

Di come cade il sole all’orizzonte,
di come nuvole senza valore
si disperdono nel cielo di maggio,
questa sera parliamo per telefono.

E ci vediamo in questo specchio antico,
ci scorgiamo dove improvvise falle
si aprono e il sogno e la memoria danzano
finalmente in questo eterno presente.



DIPINTO DI VLADIMIR KUSH


2020

mercoledì 27 maggio 2020

L’onda del tempo

Il tempo passa e la sua onda abbatte
i castelli di sabbia che credemmo
solide rocche di lastroni e malta.
Restano ruderi, vecchie rovine
che chiamiamo ricordi e sorprendiamo
qua e là tra la polvere e i ciuffi d'erba
talora stinti frammenti di affreschi.
È allora che sanguinano le pietre.


ILLUSTRAZIONE © ALLES/PIXABAY

2020

martedì 26 maggio 2020

Rose

Hai sparso rose a piene mani, rose
tea, rose damascene, rose galliche.
Ne hai fatto sinfonia, ne hai scavato
l'orizzonte, ne hai divinato il tempo
come chi legge le foglie di tè.
E hai ammantato la strada che percorri,
quale tappeto fiammeggiante steso
sotto i tuoi piedini di rosa. Bruci
anche di più, mia rosa irraggiungibile.


FOTOGRAFIA © DANIELE RIVA

2020

lunedì 25 maggio 2020

Ecco che ancora pronuncio il tuo nome

Ecco che ancora pronuncio il tuo nome
nel cuore della notte - dormirò
sognandoti e le vocali diventano
laghi, specchi di cielo dove nuoti
tra nuvole leggere come ovatta,
e le consonanti fendono l'acqua,
prue delle tue navi svelte e dorate.
Ecco che ancora pronuncio il tuo nome...


DIPINTO DI VLADIMIR KUSH

2020