giovedì 23 aprile 2009

Neve di aprile

Guardo la luce variare tra nuvole
screziate – c’è l’oro sul Resegone,
l’ultima neve riveste la Grigna.

Il vento lieve soffia bianchi petali,
li toglie dolcemente al cotogno
- adesso sembra nevichi anche qui.

 

Immagine: Photobucket

 

2008

mercoledì 22 aprile 2009

Pioggia di sera

Di questo cielo imbevuto d’assenzio,
del fluttuare veloce delle nuvole
sui seni verdi delle mie colline
gli occhi non sono mai stanchi – vi trovano
risposte come in un libro di oracoli.

Ora scende la pioggia, buona e dolce
e la malinconia siede con me,
le raganelle cantano alla sera
serenate d'amore - tu, lontana,
ascolti carovane di città
scorrere via sull'asfalto bagnato.

 Apr-Rain

 

  2009

martedì 21 aprile 2009

Mattina di caffè

Mattina di caffè e nuvole chiare,
di tram che attraversano la piazza.
Tu non arrivi dai palazzi Liberty,
da bocche della metropolitana.

La gente scorre dietro le vetrine,
i taxi bianchi, i furgoni del gas.
Tu non arriverai dalle vie aperte,
non scenderai da un'auto che si ferma.

Mattina di caffè e di sogni che
si sfogliano e diventano illusioni.
Non sei arrivata, la porta del bar
si chiude alle mie spalle, lentamente.

 

Paul Kenton, “Coffee time”

lunedì 20 aprile 2009

Strade di aprile

Seguo le strade dolci dell'aprile,
le vie odorose d'oro e di ginestre,
l'aroma azzurro e rosa dei giacinti.

Osservo il volo danzato dei passeri,
il loro cinguettare nel mattino,
l'amore che si sveglia lungo i prati.

Vivo curioso come la lucertola
che si affaccia dalla sua terracotta
e guarda il mondo con gli occhietti vispi.


clip_image001
Alan Bond, "Lucertola"

domenica 19 aprile 2009

L’ostrica del ricordo

L'ostrica del ricordo si è dischiusa,
un'altra volta riversa parole
donate al vento una sera lontana:
fluttuano lievi nel nuovo passaggio.

E rivedo la tovaglia a quadretti,
le carte abbandonate sopra il tavolo.
Le mani si allacciavano, i discorsi
coltivavano fiori di speranze.

Sorrido adesso, sapendo il passato.
Quel giorno, lo chiamavamo futuro.


 
clip_image001



sabato 18 aprile 2009

Piove, Gerry Mulligan

Le catenelle della pioggia scendono
sui colori di aprile, Gerry Mulligan
suona il suo sax traendone note calde
come l'abbraccio di una donna. Siedo
con il languore negli occhi e un ricordo
dalle parti del cuore - siamo mente?
Siamo solo chimica? Non puoi crederlo...

Fuori, in mezzo al verde tenero esplodono
i fiori rosa della Cornus Florida.


venerdì 17 aprile 2009

Benvenuta sera

Do il benvenuto alla sera che scende
con le sue ali di rondine e il profumo
di glicine. La accolgo sul balcone
come si riceve una vecchia amica.

Ho indossato i miei vestiti migliori
e un sorriso largo sul volto stanco.
Ecco, mi abbraccia, stampa baci caldi
sulle guance. Lontano, si disperde
il tramonto in un volo di colombe.


Fotografia: Richard Osbourne