martedì 24 marzo 2009

Il canto infinito del mare

Ascolto il canto infinito del mare:
è una voce che mi risuona dentro,
è il sangue che mi pulsa nelle vene,
è il palpito continuo del mio cuore.

Anche quando, lontano dalla costa,
percorro le pianure e le città
che hanno montagne grigie sullo sfondo,
io sento quel canto dentro me.


lunedì 23 marzo 2009

Estate del 1981

Dove potevo trovarti? Nei sogni?
Non riuscivo a pensarti traditrice.

Tornavi dall'America, da New York.
Sull'aeroplano guardavi amorosa.

Incarnavi la virtù, eri bellissima.
"Sono tornata", nel sogno, arrossendo...

*

Fiammeggiava la sera nel tramonto,
la forza tremula del tuono urlò.

E ti sognavo al mio fianco, chimera,
avevo versi da dedicarti.

Li dissi al cielo, li gridai alla notte
nella mia rigida gabbia di vita.

E mi parve che dal nulla sbocciassero
fiori, non erano che vaghe stelle.


Jack Vettriano, "The last great romantic"

domenica 22 marzo 2009

Io sono il poeta

Faccio barchette per piccoli laghi,
varo gusci di noce da pozzanghera:
io sono il poeta, sono il visionario.

Affido i miei versi a incerti navigli
senza corazze né scafi d'acciaio:
volano lievi come bianchi petali.


Fotografia: Heather Johnston

sabato 21 marzo 2009

Conservo la mappa

Al tuo porto approdai mille anni fa -
un'altra vita, se ci pensi bene.
avrei potuto giungere su navi
vichinghe con i draghi sulle prore.

Ero il fanciullo che ti rimirava
nella frescura di un giardino estivo,
nascosto nell'ombra per non parlare.

Ero il ragazzo che per tenerezza
o per istinto materno avvicinasti
un giorno troppo lungo da scordare
e che dopo i dinieghi a te si arrese.

Fosti poesia e tramonti immortalati
come solo potevo, nel ricordo,
nelle parole, inetto a disegnare.
Avevo l'impellenza di narrare,
di segnare su un foglio quell'estate,
come chi, dopo avere rinvenuto
un tesoro, traccia mappe che lo aiutino
a recuperarlo, quando potrà.

Non è venuto ancora quel momento.
Resti una X sulla carta ingiallita.
Ma approderò al tuo porto, tra mille anni
forse, un'intera vita ormai trascorsa.
E potrei giungere su un hovercraft,
volando come un petalo sull'aria.

Conservo la mappa, non si sa mai.
La tengo sempre con me, ben segreta,
nel mio petto, dalla parte del cuore.


Howard Shooter, "Seaside treasure"

venerdì 20 marzo 2009

Concerto per archi e tromba

Musica di Telemann riempie l'aria
e l'amore perduto mi risuona
nel petto con il suo battere d'ali.


Michael Hall, "Trumpet"

giovedì 19 marzo 2009

Scatole cinesi

Le clivie già si accendono d'arancio
i tuoi tramonti nelle cartoline
i francobolli chiusi dentro gli album
e le fotografie dimenticate
sul fondo polveroso di un cassetto
in un armadio che non apro più.


mercoledì 18 marzo 2009

Notte a Parigi

Ci sono donne sui ponti, ragazze
come nella poesia di Ungaretti
e «come portati via si rimane».
Una collana di luci le veste,
le cuce ai cupi riflessi del fiume.

Il vento gelido scende dal nord,
scompiglia luminarie d'anno nuovo
e cartacce lasciate dai turisti
agli Champs Elysées, alla Tour Eiffel
come dei fazzoletti a una partenza.

La Senna scivola nera nel buio,
i battelli già sostano sui moli;
il mio aereo decollerà tra sei ore
e ancora non ho visto il posto dove
morì Lady Diana, al Pont de l'Alma.

Un quarto di luna freddo e tagliente
come un pezzetto di ghiaccio risplende
proprio sopra Roissy: sembra sapere
che è il momento di lasciare Parigi,
di partire al buio per non rimpiangere.