domenica 14 settembre 2008

Autunno senza primavera

Muori ogni giorno nella mia memoria,
svanisci come le foglie sul ramo
in un autunno senza primavera.

L’ombra che si stampò sulla mia retina
è un anello di fumo che si squaglia,
è un giornale ingiallito dalla luce.

E fino a quando ricorderò il passo
lieve della tua andatura, il leggero
elevarsi del piede nella danza?

Fino a quando saprò ridisegnare
il sorriso evocato da una frase,
la camminata triste dell’addio?


David Lorenz Winston, "Sogni passati"


2002

sabato 13 settembre 2008

Primo mattino

Le pozzanghere azzurre del mattino,
il velo lieve di foschia nel sole
come un pulviscolo tra terra e cielo.

E cerco l'equilibrio dentro me
per evitare le preoccupazioni,
per essere nel centro di me stesso.

La prua della mia nave fenderà
i ghiacci, solcherà i mari, sicura.


George Birrell, "Porto di primo mattino"


2007

venerdì 12 settembre 2008

L'amore, l'amore

L'amore nudo, questo amore biondo,
l'amore nero che scuote le chiome
e poi torna contrito con le mani
in grembo e un velo rosso sopra i seni.

L'amore vero che si esaurisce in sé,
l'amore crudo che diventa pianto
e poi finisce nel pozzo dei sogni
come una pietra scagliata nell'acqua.

L'amore, l'amore è quello che cerco
come il bambino che tende le mani.


Kirsty Wither, "Uscendo"


2007

giovedì 11 settembre 2008

Viaggiatore in un ricordo lacero

“In un tempo che non balza né affonda.”
  ALESSANDRO PARRONCHI, Lido
Attraverso la porta che conduce
a mondi inesplorati che di te
parlano come rifulge una luce
nello specchio annebbiato di un caffè.

Mi chiedo se è un riflesso che traluce
o un’ombra scivolata sul pavé,
non so decidere se sia più truce
soprassedere e scacciarti da me

o seguire l’impulso di cercarti,
viaggiatore in un ricordo lacero:
e se fa troppo male abbandonarti

perderti sarebbe anche doloroso.
In questo dubbio da sempre mi macero,
resto vivo in questo giro vizioso.


Fotografia © Hulton Collection


2007

mercoledì 10 settembre 2008

L'estate finisce

Del tempo che passa è testimonianza
l’assottigliarsi del tubetto bianco
e azzurro del dentifricio. Di te
ho soltanto fermagli per capelli
e una matita verde mordicchiata.

Ma l’estate finisce e mi rivolto
in quell’ultimo sole appiccicoso
come un cane tra steli d’erba secca.


Barbara Benedetti Newton, "Fine dell'estate II"


2004

martedì 9 settembre 2008

Notte a Pozzallo

Sul lungomare soffia forte il vento
e sa di sale e d’alghe nella notte
che spinge le onde lungo i contrafforti.
Le antiche palme della piazza muovono
gli ampi ventagli con suono di legno,
lugubre xilofono in contrappunto.

Non ho nessuna voglia di dormire,
desidero solo sentirmi parte
di questo lembo sperduto d’Italia,
assaporarne l’odore di mare
e cercare nel lunghissimo viale
illuminato l’ultimo caffè.


Fotografia © Daniele Riva


2003

lunedì 8 settembre 2008

Orti spogli

“In quel mattino chiuso io salii
  tra i vigneti già spogli.”

  GUIDO GOZZANO, “La Signorina Felicita”
Gli orti spogli del mese di settembre
hanno qualcosa di triste e perduto.
Gozzano probabilmente li amava,
con quelle rondini pronte a partire
e i pomodori maturi sui rami
secchi che già hanno dato profitto.

Se rimpiango l’estate non lo do
a vedere: questa malinconia
è una maschera che mi cela il viso
nel Carnevale che chiamano Autunno.


Timothy Easton "Finestre d'autunno"


2003