Assolo di poesia
martedì 19 novembre 2024
Sera di nebbia IV
Trattieni tra le mani un desiderio
o la nebbia questa sera d'autunno
che cela la nudità della luna?
Lascia che i sogni veleggino lievi
come vascelli, dispiega le vele
verso le stelle che tremano al buio.
FOTOGRAFIA © PXHERE
2024
lunedì 18 novembre 2024
Tristi tanghi
Io che non so ballare, io che ero il re
del divano, un bicchiere in una mano
e nell'altra un milione di illusioni,
io adesso ballo con la tua assenza:
ci lanciamo in tristi tanghi e non serve
nemmeno un simulacro di cuscino
come si vede talvolta nei film.
Perché tu sei in me, anche se non ci sei.
DIPINTO DI CHRISTOPHER CLARK
2024
domenica 17 novembre 2024
Sera di pioviggine
La sera di novembre è di pioviggine
- lenta e molle tra luci di città,
è un fiume che scorre sopra l’asfalto.
Andiamo sotto un solo ombrello, persi
nel malinconico languore, in cerca
di un bar e di noi, smarrendo la strada
e ritrovandola, come un amore.
IMMAGINE GENERATA CON IA
2024
sabato 16 novembre 2024
Nel lento traffico delle cinque
Al mio fianco Donna Luna si specchia
nell’azzurro tenue del pomeriggio
e nuota sulle stoppie e sui tralicci.
Nel retrovisore Re Sole splende
di fuoco mentre va a portare ad altri
regni la sua indiscussa autorità.
Qui, nel lento traffico delle cinque.
FOTOGRAFIA © DANIELE RIVA
2024
venerdì 15 novembre 2024
Assenzio o inchiostro
Mi riempio la gola di questo cielo
che ormai precipita nella sera
- assenzio o inchiostro, genera parole,
racconta quelle strisce luminose
dove dovrebbe essere già buio
sogna l'oceano e i velieri che lo solcano
come le mie dita i tuoi capelli
quando resti qui, sdraiata al mio fianco.
FOTOGRAFIA © PXHERE
2024
giovedì 14 novembre 2024
Il sogno alla sbarra
Il sogno è un testimone inattendibile:
divaga e poi si perde in mille rivoli,
siede alla sbarra e ancora crede di essere
alla trave dove legano i pattìni.
Lo abbacinano il mare e ancor di più
il tempo, la memoria e i desideri
lo illudono - l’indagine è imperfetta.
RAFAL OLBINSKI, "NOTTE DELLE STELLE CADENTI"
2024
mercoledì 13 novembre 2024
Come l’edera
Così il tempo si avvolge, si avviticchia
come l’edera e copre la facciata,
nascondendola alla vista, lasciando
pochi vuoti di intonaco scrostato.
La memoria si appiglia a quei dettagli
superstiti, ricostruisce un puzzle
sulla base di quelle poche tessere
senza mai riuscire a completarlo.
FOTOGRAFIA © ALAN KAMUSAL/PXHERE
2024
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