sabato 27 gennaio 2018

Brecht e Neruda

Abbiamo ragionato sul ricordo
ieri, complice una poesia di Brecht.
E se è vero che, come vi si sostiene,
tutto passa, però tutto rimane,
non diventa una cenere dispersa
dal vento. Ecco, stamattina ha risposto
un verso di Pablo Neruda: “Voglio
che ciò che amo continui a essere vivo”.


Burri

ALBERTO BURRI, “LEGNO E ROSSO 3”, 1956


2018



venerdì 26 gennaio 2018

Nascondo il tuo nome

Nascondo il tuo nome in me, lo imprigiono
nell’ambra del mio cuore, nel favo
dolce del mio alveare, lo distillo,
ne estraggo un elisir per la vita.

E brilla, splende la tua grande stella,
illumina di te i miei territori,
è un sole che dipinge paesaggi
per la mia anima solamente.


Tumblr

IMMAGINE DA TUMBLR


2018

giovedì 25 gennaio 2018

Mattine di metallo

Le mattine hanno un gusto di metallo,
sarà un gallo di latta a squarciare
il cielo dell’alba e a colarne stagno.
Palleggio le mie preoccupazioni
per provare a scagliarle il più lontano
possibile prima che rimbalzino.
Quando esce il sole, sorprende un paesaggio
rivestito di carta azzurra come
le cassette di frutta di una volta.



FOTOGRAFIA DA TUMBLR

2018


mercoledì 24 gennaio 2018

La parola è un cuneo


La parola è un cuneo tagliente - fissala
nel tronco del discorso, sopra il ceppo
della poesia e l’aprirà in due
rivelando disegni e venature.
Segui quei percorsi come dei fiumi
che ti accompagnino verso la foce,
come le strade che per misteriosi
tragitti ti conducano lontano.




DIPINTO DI VLADIMIR KUSH

2018

martedì 23 gennaio 2018

Linfa

Tu sei come linfa per questo cuore
- un intricato arbusto che germoglia
di poesia tra le spine e le foglie,
un cespuglio assetato d’amore.

Basta che giunga una tua parola,
basta che un tuo sguardo venga a sfiorarlo
e riprende vigore, ridipinge
i fiori con le sue tinte più belle.


Zebiii

ZEBIII, “CUORE IN FIORE”


2018

lunedì 22 gennaio 2018

Quattro giorni

“I telefoni dovrebbero essere parte
   della poesia”.

   ANA MARÍA RODAS

Già quattro giorni che non ci sentiamo
- le foglie della Cycas hanno preso
un po' di ruggine, ho dovuto dare
uno spruzzo d'olio alla serratura,
un vandalo ha scritto "Ti amo" sul muro.
Ecco, questa è la cronaca di me
e dei giorni passati senza te.

Post Scriptum: il vandalo sono io.


Le Telephone II, 1930.

TAMARA DE LEMPICKA, “IL TELEFONO, II”


2018

domenica 21 gennaio 2018

Dormiveglia di domenica

Prigioniero della calda dolcezza
del risveglio nel giorno di domenica
viaggio dentro una terra di nessuno
in cui i suoni della realtà arrivano
ovattati come sotto la neve
- campane e automobili del mattino -
e le nuvole del sogno si sciolgono
quali cirri all’orizzonte sul mare.


Leslie Allen

LESLIE ALLEN, “DORMENDO FINO A TARDI”


2018