Tre giorni senza te, tre giorni vuoti
- e l'autunno già sussurra il suo nome
alle foglie, custodisce silenzi
di nebbie, inarca la schiena del vento.
Tre giorni senza te, tre giorni persi
- la notte ha srotolato una coperta
in più arrivando sul far della sera,
vagabonda compagna nel mio letto.
RAFAL OLBINSKI, “EUGENE ONEGIN”
2017