domenica 24 settembre 2017

Tre giorni senza te

Tre giorni senza te, tre giorni vuoti
- e l'autunno già sussurra il suo nome
alle foglie, custodisce silenzi
di nebbie, inarca la schiena del vento.

Tre giorni senza te, tre giorni persi
- la notte ha srotolato una coperta
in più arrivando sul far della sera,
vagabonda compagna nel mio letto.


Rafal_Olbinski_Eugene_Onegin-s

RAFAL OLBINSKI, “EUGENE ONEGIN”


2017

2 commenti:

Francesco ha detto...

Una poesia fresca e armoniosa, in cui la musicalità dei versi conquista. Due quartine di endecasillabi di forte impatto immaginifico con anafora incipitaria che richiama l'assenza dell'amata, ma è il secondo verso quello che colpisce e rimane nel cuore:
l'autunno già sussurra il suo nome/alle foglie...
con l'enjambement a impreziosire.
Anche nella seconda quartina colpisce il secondo verso:
la notte ha srotolato una coperta...
per chiudere nel verso evocativo di una solitudine creativa:
vagabonda compagna nel mio letto.
Una poesia da custodire nel quaderno dei preferiti

Buona domenica

DR ha detto...

Ti ringrazio, Francesco. Questa è una poesia che soddisfa anche me. Da notare, oltre alla dettagliata analisi tecnica che hai fatto, che la presenza scenica dell'autunno viene a interpretare il freddo avvertito "all'interno" a causa dell'assenza.

Buona domenica