“La mia parola sia
la cosa stessa,
creata dalla mia anima di nuovo”.
JUAN RAMÓN JIMÉNEZ, Pietra e cielo
Scrivo da questa parte di universo
tra rose sopravvissute all’inverno
e al vento che ha lasciato il cielo terso
come un azzurro scampolo di eterno.
Scrivo e metto emozione in ogni verso
- la poesia altro non è che un perno
sul quale gira tutto, è un diverso
modo di leggermi anche nell’interno.
Sono il profeta dell’anima mia,
l’augure che interpreta la parola
invece del volo degli uccelli,
il sognatore che entra nei castelli
in aria e coglie la luce che vola
nell’attimo esatto in cui fugge via.
DIPINTO DI RAFAL OLBINSKI
2016