Ma dall’immaginario, dall’altare
di ricordi e di sangue che ho creato
- l'incerta intonazione della voce,
il seno ridondante come punto
di contatto, la luce disegnata
dall’emozione nel tuo sguardo verde -
da lì appari o soltanto la memoria
connette collegando i suoi archivi
come fossero anelli di catena?
RAFAL OLBINSKI, “CONFRONTATION OF SIMILARITIES”
2014