Nelle strade gialle d'autunno suona
la voce del tempo - come una corda
d'arpa che vibra al soffiare del vento.
I domani possibili spalancano
finestre in un cielo di pura nebbia,
scavalcano pontili come onde.
Restano lì sospesi, fuori luogo
come una luna nel cielo del giorno,
cerchi di afferrarli e non ci riesci.
JACEK YERKA, “AUTUMN LABYRINTH”
2013