“Esisti, quale affanno rinnovi
e ne fai parte”.
MARIO LUZI, A te più giovane
Ti penserò seduta, con le braccia
sulle ginocchia, e seguirò con ansia
traccia del tuo ricordo che sbiadisce
come un urlo che muore nello spazio.
E ti darò per compagna la foga
dell’acqua che tracima oltre la diga:
tale è il mio desiderio di vederti,
di sapere la tua sorte nel tempo.
CHRISTINE COMYN, “ODALISQUE I”
2002