La macchina del tempo che spariglia
le carte forse è in qualche solitaria
abside o in un solaio polveroso
che cova stanchi versi di Gozzano.
Il deus ex machina che cambierà
le cose resta in un cielo di carta
ad attendere il suo giorno propizio,
il momento del tuono e della folgore.
Intanto, già fioriscono i corbezzoli.
FOTOGRAFIA © DANIELE RIVA
2011