martedì 26 luglio 2011

Alba d’oro

“A volte mi alzo all‘alba e persino
  la mia anima è umida.”
  PABLO NERUDA, 20 poesie d’amore
Qui le rughe del mare sono fiori
di vento e sbocciano in un’alba d’oro.
Le nuvole nel cielo hanno i colori
splendenti e preziosi del bucintoro.
Su questa spiaggia umida e deserta
il tuo ricordo è un compagno fedele,
mi replica ossequioso la tua offerta
con fare levantino e occhio di miele.
Non sa che il tempo è un’acuta mannaia
e fa dei sogni strame, di speranze
una strage continua e impunita.
Non sa che quando osservo questa baia
ridestarsi nell’alba è la mia vita
che rimpiango, non vaghe rimembranze.


Fotografia © Daniele Riva

2006

lunedì 25 luglio 2011

Emozione

Questa emozione, lo sai, è una musica,
un respiro che riempie di magia
- ieri sera guardavo nel tramonto
le strie madreperlacee delle nuvole
e sentivo il mistero penetrare
in me, per un momento l'universo
è stato sul palmo della mia mano.
Poi, come farfalla, è volato via...


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Fotografia © Chris Spellbound


2011

domenica 24 luglio 2011

Domenica

Dalla fessura del giorno la luce
- il sole già borda d'oro le nuvole
e mi viene a svegliare con dolcezza.

L'aroma di caffè per la cucina
è il gusto buono di questa domenica
avvolta nella stagnola fiorata.

Ascolto le promesse del mattino
come le donne con i marinai.

 

Heinz Schlonhammer, “Sunday morning”

 

2011

sabato 23 luglio 2011

Le tue poesie

Quando vivevi come un sognatore
di amori liquefatti nei tramonti
credevi che le tue poesie volassero
oltre il confine, oltre la barriera.

Adesso sai che contro quelle mura
si schiantarono, che il filo spinato
brano per brano le ha disperse al vento
e che nessun brandello si è salvato.

Ma scrivi, ancora scrivi, ancora sogni.


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Fotografia © Christina Randle


2011

venerdì 22 luglio 2011

Sera LXXIX

L'ultima luce della sera ancora
arde le sue braci sulla graticola,
suoni di biciclette nella via
come un frusciare lieve di ventagli.
È la musica d'estate che riempie
il cielo arroventato del crepuscolo.
Dove resiste l'ultimo chiarore
divampano faville di ricordi.

 

Fotografia © DR

 

2011

giovedì 21 luglio 2011

Gusci di calcare

Il mondo ha questa sua architettura
di montagne di gusci di calcare.
Così è la vita, così scorre il tempo
per noi che stiamo a contare i minuti
mentre le ere ancora si depositano.
Esci dall'acqua con il tuo bikini
e la pelle ancora gocciolante
e già sono passati anni, già
entri nella stagione del ricordo.

 

Croci, “Backside pink”

 

2011

mercoledì 20 luglio 2011

Il poeta del golfo

“Quali le onde ai sassi della riva”
WILLIAM SHAKESPEARE, Sonetto 60

Il poeta seduto sulla sponda
guarda l'acqua del golfo tramutarsi
in cenere e poi risorgere luce
- i suoi  versi sono pesci d'argento
che guizzano veloci tra le onde,
sono gabbiani leggeri che volano
tra le bitte e le case della riva
misurando lo scorrere del tempo.
Siede sicuro con la giacca blu:
non teme la voce delle Sirene.

 

Fotografia © Dan Heller

 

2011