Ascolto il canto sommesso del vento,
dolce frusciare di spazzole jazz
nella notte che sa d'estate e caldo.
È vento che viene dal mare e soffia
in faccia un'aria di sale e eucalipti,
vento che ha attraversato le città
vuote d'agosto e ne ha spazzato l'afa
come una spugna sopra una lavagna.
Ora, leggero, suona lo xilofono.
Susett Heise, “Herbstgeister”
2009