sabato 11 aprile 2009

Augurio di Pasqua

Possa farti puro spirito, tu,
raccoglierti in te stesso per comprenderti,
sapere dove vai e da dove vieni,
superando il finito e il vuoto mondo.

E risplendere, rifulgere alla luce
bianca e forte della Resurrezione.
E possa di questa speranza farti
scudo e bastone, conchiglia perfetta
di pellegrino lungo la tua strada.




Piero della Francesca, "Resurrezione"

venerdì 10 aprile 2009

Spoon River aquilana

"Tutti, tutti, dormono sulla collina"
EDGAR LEE MASTERS, Spoon River Anthology


I.

Nel buio tutto tremava: la terra
sembrava muoversi come fiammella
di candela, poi improvviso il boato.
Una voragine inghiottiva L'Aquila.

II.

Daniela abbracciava i suoi bambini
in una notte di brividi e scosse:
lo scudo della sua schiena di madre
non ha impietosito il cieco destino.

Giuseppe non aveva paura: al fianco
c'era la sua ragazza, la teneva
stretta prima che venisse giù il cielo:
la morte li ha voluti allacciati.

Il papà e la mamma di Anton venivano
dalla Romania a cercare i futuro
e lui - cinque mesi - lo aveva donato:
su tutti e tre montagne di detriti.

Andrea aveva tre anni e un fratellino
nel ventre della mamma - non potrà
giocare con lui, dividere i sogni:
Fuori il papà li piange disperato.

Carmelina studiava con passione:
il mondo a ventidue anni apre scenari
meravigliosi, pieni di speranza.
Li ha intravisti solo un momento.

III.

Su tutti regna il buio inesorabile:
su quasi trecento sogni e illusioni,
su quasi trecento gioie e dolori
e il vento soffia lieve sulla polvere.



clip_image001Fotografia: Libero-News

giovedì 9 aprile 2009

Seta

Rimane illesa la malinconia,
sventola alta sull'alto torrione
la vela lacera della tristezza.

Sotto le dita scivola la seta,
quando ti inarchi tu diventi mare,
l'onda risale lenta fino al cuore.

Hai spento il buio un momento solo:
nel lampo hai visto la pianura vasta,
i campi della gioia, poi più nulla.


Réné Magritte, "L'épreuve du sommeil"

mercoledì 8 aprile 2009

Abruzzo 2009

La terra è madre, la terra è matrigna.
Crudele adesso, crudele e perversa.
Le chitarre ora pendono dai muri,
da cornicioni franti nella notte
come grissini - divise a metà
non suoneranno più, mute diranno
al mondo il loro canto d'agonia.

Feroce la terra, arcigna e brutale.
Un'aguzzina con voce di tuono.
I corpi in fila sotto i verdi salici
non sanno l'angoscia dei vivi persi
nelle coperte come grigi spettri.
I sogni, le promesse, sono lì,
abbandonati tra il fango e la polvere.

7 aprile 2009


Fotografia: La Stampa

martedì 7 aprile 2009

L'Aquila, 6 aprile 2009

Con gli occhi chiusi volerò lontano.
La polvere nel naso, nei polmoni.

La notte scende, un brivido di freddo.
Ma il buio è sempre stato qui con me.

Voci soffuse, voci che si perdono
e il silenzio pesante delle pietre.

Voci nell'anima, voci che chiamano.
Mani guantate portano la luce.



Fotografia: La Stampa

lunedì 6 aprile 2009

Il bianco sogno

Bianco il tuo sogno, il bianco nel bianco
dove la femminile latitudine
si apre negli scandagli delle mappe.

Ma rosso è lo sguardo, rosso il vibrare
della passione che gonfia il respiro
e libera il tuo palpito di donna.


Pierre Farel, "Matin pour Elle"

domenica 5 aprile 2009

Puntini di sospensione

Ti penso nel tramonto, ti rivedo.
Porto negli occhi il tuo sorriso e gli occhi
guardati pochi minuti in stazione.

Andavo con le mie carte e gli occhiali,
andavi con la borsetta e i blue-jeans
e portavamo anni e intimità
tra la gente che sfilava nell'atrio.

L'amore puntini di sospensione
tra un giorno e l'altro, partenze e ritorni.


Jack Vettriano, "The runaways"