mercoledì 18 marzo 2009

Notte a Parigi

Ci sono donne sui ponti, ragazze
come nella poesia di Ungaretti
e «come portati via si rimane».
Una collana di luci le veste,
le cuce ai cupi riflessi del fiume.

Il vento gelido scende dal nord,
scompiglia luminarie d'anno nuovo
e cartacce lasciate dai turisti
agli Champs Elysées, alla Tour Eiffel
come dei fazzoletti a una partenza.

La Senna scivola nera nel buio,
i battelli già sostano sui moli;
il mio aereo decollerà tra sei ore
e ancora non ho visto il posto dove
morì Lady Diana, al Pont de l'Alma.

Un quarto di luna freddo e tagliente
come un pezzetto di ghiaccio risplende
proprio sopra Roissy: sembra sapere
che è il momento di lasciare Parigi,
di partire al buio per non rimpiangere.


martedì 17 marzo 2009

Aria di pioggia

C'è aria di pioggia dentro la stazione,
un brivido umido che sfiora il viso
- il bacio caldo della primavera.


lunedì 16 marzo 2009

Piccola poesia per lei

“Così andai debellando gli anni,
 così rientrai in possesso
 di quanto era già mio”.

 JORGE LUIS BORGES
Ed ora da un ricordo sei tornata,
leggera come il sughero portato
dalla corrente, col passo leggiadro
che hanno le ballerine sulle punte.

Le nostre parole dimenticate
fluttuano nel limbo del mai accaduto:
piccoli aborti di un giorno non nato,
fiocchi di neve caduti nel fuoco.

2003


Ono, "Anna"

domenica 15 marzo 2009

Diga

Nei gorghi l’acqua rabbiosa si ostina
e non riesce ad uscire dalle arcate
della diga, le riempie, le violenta,
con il passare dei secoli forse
le eroderà. Ma adesso gira in circolo
e nel suo folle vortice trascina
un bianco pezzo di polistirolo
come il destino con le nostre vite.


Fotografia: Jupiter

sabato 14 marzo 2009

Corda di sicurezza

Se all'albero maestro ora legato
ascolto il tuo canto, dolce Sirena
della memoria e non ti lascio farmi
a brani e poi gettarmi sugli scogli,
è perché navigo in questo presente.

Solidamente ancorato all'oggi
anche quando lo sguardo si dirige
oltre Scilla e Cariddi, oltre il tempo,
lungo quei territori già esplorati,
battuti palmo a palmo nel passato.

Come gli speleologi che tentano
i cunicoli dell'oscurità
tenendo stretta la robusta corda
che li tiene legati in superficie.


Fotografia di Monte Nagler

venerdì 13 marzo 2009

L'invito

Sorridono le dee con la tua bocca
- Vieni - m'invitano e i loro segreti
balenano nell'ombra, si promettono.

Ma io costeggio ancora quella riva,
mi perdo, sordo ai presagi divini,
alla voce dell'acqua nei canali.

Quando mi volto restano le piume
sfuggite alle ali d'angelo, leggere
planano dove tu mi sorridevi.


Henri Matisse, "Pasifae abbraccia un ulivo"

giovedì 12 marzo 2009

Giornata di vento

Il sogno in questa giornata di vento
si veste di case amaranto e fiori
non ancora sbocciati - nel crepuscolo
si ammanterà anche della tua forma,
del ricordo insistito come goccia
di sangue sul grigio dell'impiantito.

Ma lento scorre il tempo, troppo lento
e lontana tu sei, troppo lontana.


Tiffany Durling, "Windy day II"