Il tempo è piatto - una bassa marea -
e tu arenata nella sabbia scura.
io però navigo al largo, combatto
con i marosi ed i mostri marini,
inseguo ancora la balena bianca.
Perduta tu, perduta nelle acque
divise come fossero un Mar Rosso.
Posso comprendere adesso il Faraone,
conosco il suo sgomento e la sua rabbia.
Ma lotto, io continuerò a lottare
ed a rincorrere il mio sogno, come
il bambino che segue la farfalla
lieve e veloce con il suo retino.
martedì 27 gennaio 2009
lunedì 26 gennaio 2009
Domenica sera in un parcheggio
La sera della domenica vola
verso la notte sotto i riflettori
d’arancio del parcheggio, sull’asfalto
freddo d’inverno, ed i televisori
accendono d’azzurro le finestre
delle case con film di scarso peso
e i gol della giornata. La tristezza
è in agguato come un rapinatore.
Fotografia: Robert Enns
verso la notte sotto i riflettori
d’arancio del parcheggio, sull’asfalto
freddo d’inverno, ed i televisori
accendono d’azzurro le finestre
delle case con film di scarso peso
e i gol della giornata. La tristezza
è in agguato come un rapinatore.
Fotografia: Robert Enns
domenica 25 gennaio 2009
Grani di pepe
I giorni vanno via come dei grani
di pepe - mettili in fila sul tavolo
e sono una collana: il tuo viaggio
in America, il tuo latte ed il tuo miele,
i suoi piccoli seni, il suo sorriso...
E poi le strade in mezzo agli aranceti,
i templi di pietra vicino al mare,
le cattedrali, i santi in processione,
le luminarie accese nella notte,
i soli al tramonto, i tagli di luna.
Guardali lì, quegli insignificanti
granelli sfuggiti al macinapepe:
sembrano nulla, sono la tua vita.
Fotografia: Kris B.
di pepe - mettili in fila sul tavolo
e sono una collana: il tuo viaggio
in America, il tuo latte ed il tuo miele,
i suoi piccoli seni, il suo sorriso...
E poi le strade in mezzo agli aranceti,
i templi di pietra vicino al mare,
le cattedrali, i santi in processione,
le luminarie accese nella notte,
i soli al tramonto, i tagli di luna.
Guardali lì, quegli insignificanti
granelli sfuggiti al macinapepe:
sembrano nulla, sono la tua vita.
Fotografia: Kris B.
sabato 24 gennaio 2009
La Baccante dell'acqua che cade
a Marina AbramovicTu balli e ti rivolgi al cielo scuro,
la pioggia scroscia e ti bagna i capelli
- lo sai che adesso somigli a Medusa?
Le nuvole continuano a cambiare
e l'erba fecondata è di smeraldo,
la gonna nera ti scopre le gambe,
nel seno scivolano goccioline.
Sei la Baccante dell'acqua che cade,
celebri un rito di fertilità
danzando lieve, librandoti in volo.
La luce cambia, seguendo i tuoi passi,
all'improvviso tutto è in armonia
con il tuo corpo di femmina dolce.
Doina Botez, "Baccante II"
Argomento:
donna
venerdì 23 gennaio 2009
Il nuovo Holden
Non sono l’unico poeta del Parco
Sempione: c’era un ragazzo affacciato
al Ponte delle Sirene, guardava
il cielo fondersi con l’acqua scura
e le anatre nuotare sullo specchio.
Quel nuovo Holden frugava le tasche,
ma non trovava neppure una briciola,
solo gualciti biglietti del tram.
Si è incamminato triste nel mattino,
allampanato nel giubbino blu.
E le anatre d’inverno lo seguivano
tagliando nuvole nel lago fermo.
Sempione: c’era un ragazzo affacciato
al Ponte delle Sirene, guardava
il cielo fondersi con l’acqua scura
e le anatre nuotare sullo specchio.
Quel nuovo Holden frugava le tasche,
ma non trovava neppure una briciola,
solo gualciti biglietti del tram.
Si è incamminato triste nel mattino,
allampanato nel giubbino blu.
E le anatre d’inverno lo seguivano
tagliando nuvole nel lago fermo.
giovedì 22 gennaio 2009
Parco Sempione, 17 gennaio
Cammino sulle foglie dell'autunno
e seguo il passo sgraziato del corvo
tra le superstiti chiazze di neve.
e seguo il passo sgraziato del corvo
tra le superstiti chiazze di neve.
L'inverno è questo cielo cinerino
appeso ai rami ossuti come un panno,
è il riflesso delle piante nell'acqua
oleosa e grigia, specchio di mercurio.
appeso ai rami ossuti come un panno,
è il riflesso delle piante nell'acqua
oleosa e grigia, specchio di mercurio.
All'Arco della Pace i cavalli
galoppano immobili nella nebbia,
le anatre gridano nel laghetto
- giovane Holden, sono tutte qui...
galoppano immobili nella nebbia,
le anatre gridano nel laghetto
- giovane Holden, sono tutte qui...
Nella foschia mi avvio verso il Castello
con il passo di un cavaliere antico.
con il passo di un cavaliere antico.
mercoledì 21 gennaio 2009
La forza del tempo
Chi si abbandona alla forza del tempo
si lascia conquistare dall'oblio.
Come un ramo galleggia nel presente
ed in balia del fiume va lontano.
Io mi abbarbico allo scoglio con rabbia
e resisto ai marosi che mi sferzano.
si lascia conquistare dall'oblio.
Come un ramo galleggia nel presente
ed in balia del fiume va lontano.
Io mi abbarbico allo scoglio con rabbia
e resisto ai marosi che mi sferzano.
Argomento:
tempo
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