sabato 12 luglio 2008

Incendio alla cartiera

Luglio stanotte ha nevicato carta:
dieci milioni di lettere d'amore
strappate e affidate al vento.

Centinaia e centinaia di versi
fatti a pezzi e lanciati tra le stelle.
Piume d'angelo cadute per terra.

Chiazzano il prato bianche come neve
perché un poeta, perché un innamorato
ha ceduto deluso al suo dolore.

Ora piange, in un angolo di cielo.


Immagine © Wallcoo


2008


NOTA: la notte dell'11 luglio uno spaventoso incendio ha devastato la fabbrica di cartone "Galimberti" di Carnate, lanciando nell'aria nel raggio di decine di chilometri una nevicata di bianchi pezzettini di carta bruciata

venerdì 11 luglio 2008

Il sogno crudele

Il sogno che poco prima dell’alba
riporta te è crudele: mi schernisce
mostrandomi quel che poteva essere
per poi svegliarmi e dirmi che non è.

Almeno quei minuti, quei secondi
ti ho avuta - la mia anima innamorata
mi dice. Mi consola, sconsolata.

Poi scendo in strada e il sogno è già scordato,
la città mi accoglie, uno dei tanti.


Salvador Dalí, "Apparizione del volto di Afrodite"


2008

giovedì 10 luglio 2008

Affidi al bianco...

Affidi al bianco tutto il tuo splendore
- le foglie sono solo un corollario,
i braccialetti gli anelli le vene
l'estate che divampa sotto il cielo
e si appende alla collana dorata
come un tramonto arrossato e infinito.

Il tuo sorriso conosce altre labbra
come ferite aperte sulle bocche.


Lluis Ribas, "Marina"


2007

mercoledì 9 luglio 2008

Dimenticarti, a Venezia

"L'alte porte
  rinchiuse su di te e risa di maschere
  che fuggivano a frotte..."

  EUGENIO MONTALE
Al tuo porto sicuro farai rotta,
ignara del gorgo e della bufera.
Non sai dei vaporetti e delle gondole,
di come nel vento guardai le cupole
divinando lo scherno nei riflessi.
Come potresti sapere parole
non dette, sensazioni mai espresse?

Fui io quello inseguito dall'angoscia,
sperduto nel vociare delle calli,
nascosto dietro gli occhiali da sole.
Dimenticarti, a Venezia non era
possibile: avrei dovuto scegliere
canaloni montani o il folle strepito
di una strada di traffico in città.

Tu proseguisti tranquilla il cammino,
avrai riempito mille cruciverba,
cambiato case e tende alle finestre.
E decine di autobus ti avranno
condotta via da me, sempre di più.



Fotografia © Daniele Riva


2002

martedì 8 luglio 2008

Baleni

I tuoi discorsi risuonano ancora
come campane di templi buddhisti
- i pellegrini passano e le scuotono.

I miei fedeli sono associazioni
di idee, piccoli gesti, cose futili
- come lucerne sul far della sera
si illuminano perdute memorie.

Le tue parole accurate sono attimi
di vita, le tessere di un mosaico
che non rivelerà mai più l’insieme
ma che concede gli sprazzi di sé.

In quei baleni, in quei lampi ritorna
l’antico amore e ne ricordo il gusto
di rovo, sento l’amara dolcezza.



Immagine © Wallpaperup


2006

lunedì 7 luglio 2008

Sogno milanese

“Vivere vuol dire incominciare
da capo ogni giorno.”

MIGUEL DE UNAMUNO
Per le strade a me note ricercavo
qualche cosa di non ben definito,
forse la mia perduta identità
o solo il lampo secco della gioia.

Il sole mi correva appresso, pieno
di voglia di giocare, come un cane
che festoso scodinzoli girando
attorno alle gambe delle persone.

I palazzi scorrevano via lenti,
soldati tutti in fila alla parata
nelle uniformi tendenti al rubino;
io, come un generale, salutavo.


Fotografia © Daniele Riva


1995

domenica 6 luglio 2008

Con i tuoi occhi

“Come l’amore i cantori sono ciechi”
   FEDERICO GARCIA LORCA
Con i tuoi occhi ho visto il nostro mare,
il colore delle onde alla deriva,
le volte che nuotavi oltre le boe
con il coraggio che io non avevo.

Con i tuoi occhi ho visto la città
riempirsi di luce lungo i Navigli,
vivere di musica sui barconi,
destare meraviglie sconosciute.

Con i tuoi occhi ho visto le mie efelidi,
le iridi verdi dietro gli occhiali
e gli spigoli dell’anima quando
ti ferivo e piangevi silenziosa.

Con i tuoi occhi ho visto la mia vita.



Rafal Olbinski, "Confronto di somiglianze"


2002