mercoledì 4 giugno 2008

Mattino di giugno

Il vento muove le foglie dei tigli
e i fragili steli di camomilla.
Il mattino di giugno si condensa
nel volo dei passeri sui papaveri,
è un'aspra voce giunta da lontano,
smorzata dal passaggio di automobili.

Il miele dei ricordi non è dolce:
ha il gusto amaro di quelle parole
di donna urlate al cielo da un giardino.
Ma resto qui seduto ad osservare
la macchina che pulisce le strade:
il passato così non si cancella.


Suzy Dudley, "Papaveri"


2005

martedì 3 giugno 2008

In questo mare che tu sei

In questo mare che tu sei io entro,
in questo salso vivere d’amore,
e mi sembra di esistere per te.

Di questo fuoco che tu sei mi nutro,
di brace che cova sotto la cenere,
rossa come la fiamma delle labbra.

E l’erba cresce lungo le scarpate,
e l’acqua scorre tra le verdi sponde,
il tempo passa ed ha la tua voce.


Katsushika Hokusai, "La grande onda di Kanagawa"


2007

lunedì 2 giugno 2008

Lontane sere di giugno

Progettavo orizzonti camminando
al tuo fianco quelle sere di giugno.
Le luci dei negozi erano oasi
gialle, pozze di vita nel deserto:
mi ci perdevo scrutando il tuo viso.

Non lo sapevo allora che il futuro
è un regno senza padrone o monarca,
che il demiurgo ha plasmato già la creta.
Avrei dovuto capirlo guardando
il cielo esplodere di fiori rossi.


Fotografia © Digihoun LLC


2008

domenica 1 giugno 2008

Sognante

E se socchiudi gli occhi ti riscopro
sognante - guardo l'armonia del viso,
il naso ben disegnato, le labbra.

È una foglia di menta la memoria,
la mastico e ne sento il gusto forte,
nella mia mano racchiudo la tua
come un ricamo di felicità.

La lavanda, la pioggia, il mattino
aprono un orizzonte nuovo fuori.
Ancora sogni, sei lontana adesso,
altri mondi, altre avventure vivi.

Ma ti mescoli a questo vento di maggio
e mi doni il tuo profumo di rosa.


John Godward, "Reverie", 1910


2008

sabato 31 maggio 2008

Un marinaio di Odisseo

Vado all'attacco della sera, spingo
nuvole in fuga verso la dorsale,
allontano l'inchiostro sulle valli.

E tu mi parli con voce soffusa,
mi convinci a passare l'orizzonte,
Sirena dei miei ricordi perduti.

Ma vile, vile sono sempre stato
- prudente, non codardo, si specifichi;
timido casomai, non timoroso.

Lascio che il cielo si richiuda ancora
-dall'albero maestro grida Odisseo,
io sordo do ai remi e ti dimentico.


Léon-Auguste-Adolphe Belly, "Ulisse e le Sirene"


2008

venerdì 30 maggio 2008

Tavolino all'aperto

Non è la verità che cerco in te
ma un divenire, un tendere al perfetto.

Tu accavalli le gambe e mi sorridi,
con la tazzina del caffè sorreggi
il mondo, è tutto tra le dita lunghe.

Nel mio bicchiere si riflette il cielo
e finalmente già squarcia l’azzurro
- lo bevo a sorsi nell’acqua frizzante.

Nei tuoi occhi, nella bocca sottile
che mi parla, mi riconosco vivo.


Brent Heighton, "Coppia al caffè"


2008

giovedì 29 maggio 2008

La ragazza-sole

“Un éclair… puis la nuit!”
  CHARLES BAUDELAIRE, Les fleurs du mal
La ragazza con il vestito a fiori
accende la strada di primavere:
sorgono come girasoli e volgono
il capo ad inseguire quel suo sole
gli sguardi degli avventori dei bar.

Cammina bionda come una speranza
e lascia sul pavé passi infuocati.
Quando svolta alla curva della via
all’improvviso è discesa la notte.


Cecilia Rosslee, "Nel tramonto"


2008