Contro ogni ostacolo mi vorrei ergere
come macigno, e alle ondate resistere
come lo scoglio; come torre in pietra
sfidare il vento e il rombo di bufera.
Ma sono il cormorano che nel grasso
petrolio si impaluda, la bottiglia
che il vortice dei flutti fa girare,
sono il giunco che piega alla tempesta.
venerdì 14 marzo 2008
giovedì 13 marzo 2008
Effluvio di magnolie
La primavera è questo effluvio dolce
di magnolie al calare della sera
quando il buio deposita i colori
ed alla luce della luna splendono
a centinaia quelle stelle bianche.
È un profumo che inebria, che stordisce
attira come un miele alla sua fonte,
nel prato dove si sono richiuse
già le corolle delle margherite.
Di giorno, con il sole, non colpisce
è di notte, nel fresco, che divampa
come un incendio dentro le narici.
di magnolie al calare della sera
quando il buio deposita i colori
ed alla luce della luna splendono
a centinaia quelle stelle bianche.
È un profumo che inebria, che stordisce
attira come un miele alla sua fonte,
nel prato dove si sono richiuse
già le corolle delle margherite.
Di giorno, con il sole, non colpisce
è di notte, nel fresco, che divampa
come un incendio dentro le narici.
Fotografia © Daniele Riva
2002
Argomento:
primavera
mercoledì 12 marzo 2008
Il mare è un barbaro furioso
Il mare è un barbaro furioso e irrompe,
violenta le scogliere, ruba metri
alla spiaggia mescolandosi al cielo.
violenta le scogliere, ruba metri
alla spiaggia mescolandosi al cielo.
Sospinge un vento odoroso di salso,
gonfio di goccioline come nebbia
oltre la balaustra di pietra lavica.
Proprio questa forza è la sua bellezza,
come la pioggia purificatrice
o il maestrale che spezza i rami secchi.
E lo sento fratello nella notte
in questa piazza dalle palme antiche:
la sua rabbia mi dà serenità,
mi calma come una tisana calda.
Fotografia © Daniele Riva
2006
Argomento:
mare
martedì 11 marzo 2008
Un'altra mattina
"Non ti pare, dormendo, di non esser mai solo?”
CESARE PAVESE, Dialoghi con Leucò
Un’altra mattina, e il tempo che scorre
è un pugno di sabbia che va nel vento
portandosi via stanche congetture.
Dove sarai chiedo alle nubi bianche
che sorvolano cime di granito.
Ma hanno secoli le mie domande
e non so in che direzione guardare.
Se ancora mi parli di te nei sogni
lo fai con vaghezza e lasci sospese
parole vane, piene di incertezza.
Ti dilegui nell’aria del mattino,
quando irrompe la luce e mi travolge
la dolcezza fiacca del dormiveglia.
Fotografia © Daniele Riva
2006
Argomento:
mattino
lunedì 10 marzo 2008
Dolci ricordi
"Forsan et haec olim
meminisse iuvabit".
VIRGILIO, Eneide, I
Le nuvole si inseguono nel cielo,
i miei pensieri sono come loro,
leggeri, proiettati sopra un telo
disteso immenso su questo pianoro.
i miei pensieri sono come loro,
leggeri, proiettati sopra un telo
disteso immenso su questo pianoro.
Certi ricordi che squarciano il velo
hanno dolcezza di momenti d'oro
- nella memoria quei fiori di melo
assumono il valore di un tesoro.
hanno dolcezza di momenti d'oro
- nella memoria quei fiori di melo
assumono il valore di un tesoro.
Il vento che soffia verso ponente
disperde basso il fumo dei camini,
lascia nel grigio minuscole strisce.
Così l'angoscia di allora svanisce,
diventa nulla nel tempo presente,
come la neve sui colli prealpini.
Fotografia © Daniele Riva
2008
domenica 9 marzo 2008
L'ombra
“Ancora lei, l’ombra.”La tua vita è un racconto che mi fanno,
MAURIZIO CUCCHI
suona lontana come il mare dentro
una conchiglia e ugualmente fasulla.
O quelle cartoline con le palme
che riportano banali saluti
e il mio indirizzo sotto francobolli
colorati con effigi di re.
La tua vita è il ricordo che mi tenta,
è quella sera al tavolo di un bar
quando la pioggia accese l’amore.
È il tuo spolverino bianco rimasto
nella memoria come ultima immagine
di te davanti a Via Vittor Pisani.
Ma se guardassi là sul lungomare,
tra le palme suonate dal libeccio,
io sono certo che ancora vedrei
la tua figura camminare lieve
nel breve tragitto verso la casa
che vide la nostra felicità.
È che davvero mi manca il coraggio
di ritornare a quel borgo adriatico
per scoprire magari che gli inverni
hanno cancellato le nostre impronte,
che il fuoco ha consumato la pineta,
che il tuo ricordo è diventato nebbia.
O che, dopo avermi aspettato a lungo,
stanca di attendere, l’ombra se n’è andata.
Edward Hopper, "Stanze vicino al mare"
2002
Argomento:
ombra
sabato 8 marzo 2008
Treno che non porta al mare
Fioriscono narcisi sulle scarpe
e parole negli occhi delle donne
su questo treno che non porta al mare
e attraversa campagne di lamiera.
e parole negli occhi delle donne
su questo treno che non porta al mare
e attraversa campagne di lamiera.
Ma la tua giacca rossa infiamma i cuori
e accende luminarie di Natale
e riccioli ribelli sulla fronte.
e accende luminarie di Natale
e riccioli ribelli sulla fronte.
San Valentino porterà l’amore
o almeno rose ed i cioccolatini.
Fuori la neve ancora non si è sciolta.
o almeno rose ed i cioccolatini.
Fuori la neve ancora non si è sciolta.
Fotografia © Daniele Riva
2006
Argomento:
viaggio
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