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lunedì 10 settembre 2012

Dai nostri baci

Dai nostri baci non nacquero fiori
ma dolore - non è dolore forse
la nostalgia, dolcissimo dolore
che ferisce come una rosa e come
rosa delizia con il suo profumo?

E la felicità sospesa resta
sopra di noi come un effluvio, brilla
con la viva luce del desiderio.

 

MOEMAI, “KISS FROM A ROSE”

 

2012

lunedì 3 settembre 2012

Della tua voce

Soprattutto è della tua voce che
ho bisogno. D'accordo, le due cupole
dei seni e la lama sfolgorante
dello sguardo e ancora la tua stanchezza
da riempire di morbide carezze,
e le risate argentine nel buio...
Ma sono le tue parole a mancarmi,
lo sprone, la consolazione, il biasimo
anche. Il castigo peggiore è il silenzio.


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CHARLES SOVEK, “WOMAN ON THE GRASS”


2012

domenica 26 agosto 2012

Come la sera

Te ne andasti come va la sera,
con la dolcezza delle margherite.
Camminasti lontano da me ed io
non sapevo che non ti avrei più vista.

Così quando la sera torna – questa
è la differenza: la sera torna –
rimango a pensarti con il languore
del cielo che si infiamma nel tramonto.

 

DAVID GRAUX, “SOUPIR EFFLEURÉ”

 

2003

sabato 11 agosto 2012

La voce dei grilli

Ho la voce dei grilli per compagna
in questa notte torrida d'agosto
- la loro canzone parla di te
e di quel tuo sguardo d'acqua di fonte
che mi legò con forza di catene.
Le chitarre dell'estate elevano
la serenata triste del ricordo:
triste l'assenza, la nostalgia dolce.

 

BEA DANCKAERT, “ABSTRACT NIGHT”

 

2012

martedì 19 giugno 2012

Quando ritorna giugno

Quando ritorna giugno il vento azzurro
che scuote le bandiere apparecchia
i suoi pizzi all'altare del ricordo,
intarsia le sue ammalianti figure
al legno duro del tempo presente,
adorna di fiori i sogni distrutti
lasciandomi credere che la fiamma
della speranza sia ancora accesa.
E allora non la chiamo nostalgia...

 

HANS PAUS, “ALONG THE BEACH I”

 

2012

giovedì 17 maggio 2012

Un vuoto

Ogni rimpianto che fiorisce lascia
cicatrici sull'anima - così
la chiazza arrotondata del falò
rimane a lungo un vuoto dentro l'erba.

E tu ora mi ferisci - mi ferisco
da me in realtà - tu solamente attrice
con la tua assenza, io protagonista
di questa dolorosa nostalgia.

 

VILHELM HAMMERSHOI, “THE MUSIC ROOM, 30 STRANDGADE”

 

2012

lunedì 23 aprile 2012

In direzione del cielo

Fioriscono i ricordi come petali,
sono giacinti azzurri che si gonfiano
e colorati calici di pioggia.

Ogni goccia è un piccolo universo
e le farfalle sul filo spinato
giorni che non riesci a dimenticare.

C'è, riflesso a rovescio su uno stelo,
il tuo viso - riconosci la smorfia
come un passo in direzione del cielo.


FOTOGRAFIA © DANIELE RIVA


2012

martedì 10 aprile 2012

Affranca questo giorno in arancione

Affranca questo giorno in arancione
e spediscilo con la posta celere
alla casella triste del mio cuore.

Infilaci le nubi dei ciliegi
e il fiorire violetto delle glicini,
i petali rosa del tuo ricordo
e il canto azzurro della nostalgia.

Io nel tramonto l'aprirò guardando
il cielo bruciare e tu sarai qui.

 

CLAUDE MONET, “PRIMAVERA A GIVERNY”

 

2012

venerdì 23 marzo 2012

A quest’ora

È a quest'ora che più mi manchi, quando
le stelle appaiono nel cielo ed Espero
brilla più viva - riporta ogni cosa
a casa, dice Saffo, figli e agnelli.

Quest'ora così dolce e così triste,
quando nell'aria si leva il profumo
delle magnolie e dei giacinti e il buio
mi trova solo davanti alla porta.

 

CASPAR DAVID FRIEDRICH, “FRAU UND MANN BETRACHTEN DEN MOND”

 

2012

giovedì 29 settembre 2011

Nostalgia

La poesia è questo tempo che trascorre
e quando ti volgi la nostalgia
ti assale con una dolcezza densa
che non avresti mai creduto tale.

Sorridi a quel ragazzo che sorride
guardando il mare scintillante e il cielo
che trasporta leggere nubi bianche,
sorridi a quel ragazzo che eri tu.

Conosci quell’amore che ha nel petto,
sai tutti i batticuore che gli dà.
Vorresti dirgli «Parlale, ragazzo,
raccontale tutto quello che provi».

Ma il tempo, ahimè, con tutta la poesia
è trascorso: il ragazzo se n’è andato
senza dire alla ragazza «Ti amo»,
la spiaggia è vuota, battuta dal vento.

Non è solo l’estate che è finita,
anche la gioventù è finita adesso.
Ti resta la poesia quando ti volgi,
ti resta tutta quella nostalgia.

 

Didier Lourenco, “Brisa marina”

 

2008

giovedì 9 dicembre 2010

I colori della fiera

La pioggia sui colori della fiera
è una pellicola di nostalgia.
Le luminarie delle bancarelle
si specchiano sul lucido pavé.

Cammino tra montagne di dolciumi,
respiro il fumo dei caldarrostai,
l'aroma delle delizie del sud
e il tempo, il tempo non è mai passato.

I miei occhi sono occhi di bambino.


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Fotografia © Merateonline


2010

giovedì 15 luglio 2010

All’amore decantato

Se chiudo gli occhi non ha mai viaggiato
il tempo: vedo la mia maglia a righe,
la tua borsa di paglia, gli ombrelloni.

La brezza che soffia sulla mia pelle
è quella che spinge a riva le onde
e gonfia cirri bianchi sulla costa.

Se chiudo gli occhi, tu sei lì distesa
sul telo mare dai grandi fiori.
Ma le risa di due gazze su un tetto
mi riportano qui e il tempo è volato.

Quell'amore decanta nel bicchiere
dei giorni con il suo gusto d'amaro.

 

Walter Lazzaro, “Meriggio”

 

2010

domenica 11 luglio 2010

La notte più bella di sempre

- L’11 LUGLIO 1982 -

Sarà stata forse la gioventù
o quell’estate calda che fioriva
di magliette rigate ed espadrilles.
Sarà stato l’amore che volava
nell’aria con ali di farfalla
e mi faceva camminare in cielo.
Quella sera per sempre resterà
nello scrigno prezioso dei ricordi:
l’ansia, le strade deserte, milioni
di persone davanti ai teleschermi.
E lo sconforto al rigore fallito,
il timore di un segno del destino
cresciuto nel corso dell’intervallo.
Poi la gioia del gol di Paolo Rossi,
l’urlo di Tardelli nella sera,
Altobelli che infilava Schumacher
e Pertini che diceva “Non ci prendono
più”, le bandiere allo stadio Bernabeu,
mille luci la sera di Madrid.
L’arbitro Coelho che prende il pallone
e quel triplice “Campioni del mondo”
di Martellini con voce strozzata,
la Coppa del Mondo data dal re
a Dino Zoff e mostrata all’Italia,
al mondo intero con grande fierezza.
Le strade si riempirono di gente,
di auto e moto, di gioia e tricolori:
io sventolavo davanti al cancello
la mia bandiera e i miei diciotto anni
mentre già andava in onda “Discoring”
e Giuni Russo cantava alla notte
più bella di sempre “Un’estate al mare“.



Fotografia © ANSA

2002

domenica 6 giugno 2010

Crisalide

La sera taglia in due la nostalgia
che fa del mio cuore un bozzolo scuro,
la crisalide dei giorni perduti.
E accende la nudità dei tuoi baci:
come luci al neon lampeggiano al buio,
chiarore di film in televisione.
Da quel letargo di seta e di fango
prima o poi si schiuderà la farfalla.



Fotografia © Naturetrek

2010

mercoledì 2 giugno 2010

E quando me ne andai via

E quando me ne andai via, mi portai
la luce di metallo del mattino,
il cielo di vanadio che ti vide
camminare sui sandali di cuoio.

A quell’estate strappai il velo lieve
di nostalgia e lo presi su di me
- nuovo Tantalo nell’orto di sera,
all’ombra rossa del pruno spinoso,
mentre volavano già i pipistrelli.

Barattai lo stare insieme e l’amore:
scelsi questo perenne voler bene
piuttosto che una felicità breve.

E ti tatuai sull’anima, per sempre.

 

Fotografia © Jeremy Hay

 

2006

mercoledì 17 febbraio 2010

Stelle cadenti

Eccomi qui, a fissare ancora sguardi
nel cielo d'Occidente dove il Carro
brilla indicando strade a chi si è perso.

Invece io che conosco il cammino
ho perso le tue tracce lungo i giorni,
segugio triste, detective frustrato.

E scruto il cielo per desiderarti
in improbabili stelle cadenti.


Fotografia © Stresa Sights


2010

mercoledì 23 dicembre 2009

In dulci jubilo

Dai monoliti degli altoparlanti
la musica fuoriesce come un fluido -
“In dulci jubilo”, è quasi Natale.

Un tempo avrei ascoltato una canzone
che mi ricordasse te, avrei sognato
cadendo preda della nostalgia.

Dall‘amore dunque si può guarire?
No, la ferita non si cicatrizza,
non ha anticorpi per rimarginarsi.
È che ogni abitudine conforta,
rasenta quasi la felicità.

I fiati suonano caldi e trionfanti
- “In dulci jubilo”, è quasi Natale…

 

Rosso Fiorentino, “Angelo musico”

 

2006

giovedì 16 aprile 2009

Lo stelo d'erba cucca*

Lo stelo amaro dell'erba di campo
ha un gusto dolce di estati perdute.
Adesso non ho più tempo di stare
all'ombra di un robusto rovere
a osservare il migrare delle nuvole.

Ma ora qui, ritto nel mio metro e ottanta
vedo quello che vide quel bambino
e il tempo no, non è trascorso mai.
Succhio lo stelo grasso d'erba cucca
e seguo la fila delle formiche.


*Erba cucca o erba brusca: Rumex Acetosa


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(Fotografia: Thais.it)

lunedì 23 marzo 2009

Estate del 1981

Dove potevo trovarti? Nei sogni?
Non riuscivo a pensarti traditrice.

Tornavi dall'America, da New York.
Sull'aeroplano guardavi amorosa.

Incarnavi la virtù, eri bellissima.
"Sono tornata", nel sogno, arrossendo...

*

Fiammeggiava la sera nel tramonto,
la forza tremula del tuono urlò.

E ti sognavo al mio fianco, chimera,
avevo versi da dedicarti.

Li dissi al cielo, li gridai alla notte
nella mia rigida gabbia di vita.

E mi parve che dal nulla sbocciassero
fiori, non erano che vaghe stelle.


Jack Vettriano, "The last great romantic"

sabato 20 dicembre 2008

"Please come home for Christmas"

C’è stato un tempo in cui ero lontano
- non ti sembra di udire l’Ecclesiaste? -
e alberi di Natale e luminarie
erano delle ferite profonde.

Li guardavo tra quei monti innevati,
tra le vetrine adornate di pino,
tra i festoni bordati d’agrifoglio
e mi perdevo nella nostalgia,
ero un naufrago in balia delle onde.

Ma anche allora sono ritornato,
come per un miracolo, e la notte
di Natale ero qui, con la speranza
dentro il cuore e la gioia dell’attesa.



Fotografia © Daniele Riva

2007