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sabato 21 aprile 2018

Impossibilità del passato

Abbiamo lasciato le nostre impronte
sopra lenzuola di sabbia, due sagome
divenuta una all’occhio della luna.

Avere indietro il tempo, il nostro tempo,
non è più possibile, chiaramente,
e la voce dei ricordi è ormai un’eco.

Ci rimane questo senso perduto
di nostalgia, consapevolezza
dell’impossibilità del passato.


Spiaggia

FOTOGRAFIA © IMAGE LISTS


2018



giovedì 12 aprile 2018

Fantasma o ricordo

Ai confini dell’alba tu sei, dove
muri bianchi di calce alla laguna
cedono il passo - fantasma o ricordo
impigliato nella nebbia del tempo.

Tutto è memoria, tutto è poesia,
tanto che si interroga la mente,
si chiede se davvero sia stato
un giorno quell’amore ora nel limbo.


Alba

FOTOGRAFIA DA TWITTER


2018

sabato 31 marzo 2018

Il tempo corre

Il tempo corre - la dea oramai scioglie
la coda nella memoria e ne sgorga
una cascata di capelli biondi.
I suoi gesti sono affidati a mille
poesie, come i baci di Catullo
e Lesbia scompigliate nel ricordo.
Le ho chiuse nel cassetto, abbandonate
al flusso degli anni, quelle parole
che il tempo ha soffocato come edera.


Memoria

FOTOGRAFIA © AMAMAK


2018



domenica 10 settembre 2017

Luna di memoria

Mastico questi tre quarti di luna
- è luna di memoria che riaffiora
dal lago e disseppellisce ricordi
arrugginiti (li credevo d’oro
un tempo, ma erano bigiotteria).
E scopro che la felicità può
essere solamente del presente
- o del futuro - quella ricordata
non ti sa più sollevare da terra.


Garda

FOTOGRAFIA © GARDA CONCIERGE


2017


martedì 15 agosto 2017

Oleandri

Oleandri colti in un giardino
sul mare - oleandri della memoria
di un amore sopito, ormai perduto
nel gorgo degli anni, di cui riaffiorano
relitti portati dalla risacca.

Oleandri rosa in questo balcone
sul lago - oleandri del futuro,
di quel sogno che conduci per mano
e racchiudi nel tuo cuore segreto,
per liberarlo un giorno come un seme.


Oleandri

FOTOGRAFIA © DANIELE RIVA


2017

domenica 2 luglio 2017

Teatro d’amore

C’è da qualche parte nella memoria
- nel sogno che contamina ricordi? -
uno spiazzo erboso teatro d’amore
circondato da campi di frumento.

È parte del mio immaginario e vedo
papaveri rossi fremere al vento
lieve e caldo di giugno, vedo lei
e me distesi all’ombra di un ciliegio.

Accadde, oppure non fu? Non sa dirlo
la mente e il cuore di continuo sogna.


Grano

FOTOGRAFIA © KALLE GUSTAFSSON


2017

martedì 30 maggio 2017

Maggengo

Tagliano il fieno maggengo e l'estate
finalmente si sveglia negli sfalci
- la memoria naufraga in quel seccume,
mi porta insieme a mio nonno, per mano
un cesto di ciliegie e camomilla;
mi conduce sottobraccio a una timida
ragazza tra papaveri e rossori.
E l'abbandono sa di nostalgia
e di erba tagliata, dolce e amaro.



Fieno

FOTOGRAFIA © TAMA66/PIXABAY


2017


giovedì 18 maggio 2017

Album di maggio

Le nuvole dei tramonti di maggio
hanno un gusto di pesca e di memorie
- il Custoza bevuto in una piazza,
il sole riflesso nel paglierino,
e ancora il vento che gonfiava il mare
di Lignano, il cielo fresco d'Abruzzo,
la nostalgia infinita del CAR,
il cuore che mi esplodeva nel petto
quando vidi lei nel campo di sabbia.
Ogni sera di maggio sfoglio un album...

 

Tramonto

FOTOGRAFIA © DANIELE RIVA

 

2017

giovedì 4 maggio 2017

Tra le memorie

Tra le memorie di questa giornata
dopo così tanto tempo a spiccare
sono le chiome tenere dei tigli.

Come se avessi voluto appigliarmi
alla speranza, a un segno di rinascita,
e quello nel ricordo è rimasto.

Ora guardo nel sole altri tigli,
quelli del filare accanto alla casa,
e il tempo più volte ha cambiato carte.

 

Tigli

FOTOGRAFIA © MONTANNA GIPSY

 

2017

lunedì 10 aprile 2017

La camera regale

“Ognuno di noi ha nel cuore una camera
  regale. Io l’ho murata, ma non distrutta”.

  -- Flaubert, Lettera a Amélie Bosquet

Non ho dimenticato quelle sere
- non sono più io, non sei più tu, il tempo
ha ricoperto di caprifoglio e d’edera
la nostra casa sulla spiaggia, ha sciolto
i nodi, dissestato le persiane,
verdi muffe hanno incrostato i muri.
Ma resta in piedi quel nostro santuario,
è una gran parte di noi: solamente
i vigliacchi rinnegano il passato.

 

Woodman

FOTOGRAFIA DI FRANCESCA WOODMAN

 

2017

domenica 12 marzo 2017

Gusto d’archeologo

Questo mio gusto d’archeologo, questo
mio poetico ricostruire e intarsiare
perdute tessere della memoria,
mosaici di giorni oramai sbiaditi,
impolverati, incrostati di tempo,
è forse l’unico modo sicuro
che resta di comprendere le cose.
Come il cieco che procede tastoni.

 

Archeologo

GIORGIO DE CHIRICO, “L’ARCHEOLOGIO”

 

2017

venerdì 30 dicembre 2016

Come ero un tempo

Leggo come ero un tempo nei miei fogli,
nei miei endecasillabi leggeri
talvolta ipermetri come la vita.

Allora inseguivo il fantasma alato
del ricordo, provavo a intrappolarlo
ricostruendo sasso dopo sasso.

Ora spalanco la finestra e guardo
l’hic et nunc, guardo il domani con te.
Ho sempre avuto l’amore nel cuore.

 

Taccuini

FOTOGRAFIA DA PINTEREST

 

2016

giovedì 29 dicembre 2016

Memories of you

Sotto nuvole dell’organo jazz,
soffici e leggere lungo la costa,
le note del pianoforte arrivano
come onde, una dopo l’altra, in questo
mare di musica. E sono davvero
ricordi di te quelli che Count Basie
e Oscar Peterson ricamano in trine
- una galaverna della memoria.

 

PIerre Marcel

DIPINTO DI PIERRE MARCEL

 

2016

 

► Count Basie & Oscar Peterson, “Memories of you”

sabato 3 dicembre 2016

Arriva l’eco di giorni lontani

Arriva l’eco di giorni lontani
- memoria, come Sirena mi tenti
con la tua voce che sembra argentina,
con il tuo canto sfuggito all’oblio.

Ma è solo un’illusione: da vicino
quella melodia stride, è soltanto
un cigolio di cerniere consunte.
Resta un suono come sapore amaro.

 

Ron Pippin

FOTOGRAFIA © RON PIPPIN

 

2016

venerdì 4 novembre 2016

Il vecchio hotel

Desenzano

Di questa strada offerta al sole tu
fai scenario e vi reciti il passato
- attraccano battelli bianchi e rossi
e veloci riprendono la corsa.

Il vecchio hotel dai suoi muri di cipria
ti parla del lago e dei suoi inverni
di sole e di limoni, ma il tempo
è corso via come una meteora.


 

Hotel

ELABORAZIONE GRAFICA © DANIELE RIVA

 

2016

mercoledì 14 settembre 2016

Un’altra dimensione

Ricostruisce a intarsio la memoria:
i costumi di scena, la perfetta
scenografia - una centotrentuno
qui, una vecchia cabina del telefono...

Il sogno che io sogno e che tu sogni
è un’arca di Noè che dal diluvio
dei giorni ci tragga in salvo e ci porti
sull’Ararat di un’altra dimensione.

 

Dewitt

ELABORAZIONE DI UNA FOTOGRAFIA DI CHRIS JOHN DEWITT

 

2016

domenica 14 agosto 2016

Nei tuoi occhi

"I tuoi  occhi  dove dormiamo
Tutti e due".

-- Paul Éluard

I fiaschi di vino della memoria
ormai da tempo li abbiamo scolati.
Eppure rosse gocce sopravvivono,
densi rimasugli dei nostri ieri.

C'è un'immagine in cui tu sorridi
e un gonfiore di nuvole si specchia
nei tuoi occhi quale un cielo riverso
nelle campagne dopo un temporale.

È lì, in quel momento che vorrei
essere, avviluppato per sempre
a te come un racimolo di vite.

 

Agnes Cecile

DISEGNO DI AGNES CECILE

 

2016

venerdì 20 maggio 2016

Un azzurro cielo di maggio

C'è un’immagine che in questi giorni
ritorna - è il ricordo di un azzurro
cielo di maggio dove galleggiavano
delle candide nuvole di schiuma.
Quel cielo era incorniciato di tigli
e accanto sventolava una bandiera.
Era il millenovecentoottantotto
e i miei vent’anni spillarono come
una farfalla il cielo nel ricordo.

 

Cielo

FOTOGRAFIA © DANIELE RIVA

 

2016

sabato 14 maggio 2016

Un ciottolo lanciato nello stagno

Hai sciolto il nastro e lasciato i capelli
liberi come onde sulle spalle:
è un gesto che giunge dalla memoria,
un ciottolo lanciato nello stagno
del ricordo - per un istante l'acqua
si apre nell'occhio creato dal sasso,
poi torna subito a intorbidarsi.
Eppure, in quell'immagine, piovuta
da qualche lontana sera di giugno,
soffia il vento della felicità.

 

Mariana

DAVID KASSIAN, “MARIANA”

 

2016

lunedì 2 maggio 2016

Giorno di antiche memorie

In questo giorno di antiche memorie
rivivo anche i minuti - imbalsamati
ricordi che passo in rassegna, esposti
in un’ala apposita del museo.

Volavano i treni nella pianura
verde di aprile e poi si inerpicavano
tra i meleti - gli anni sono trascorsi
ma l’emozione resta ancora viva.

Quel giorno della mia vita ha il fascino
di un vecchio film, dolce e triste al contempo.

 

Railroad

EDWARD HOPPER, “RAILROAD TRAIN”

 

2016