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mercoledì 17 gennaio 2018

Lignano, giugno 1982

«Es un sentimiento nuevo che mi
tiene alta la vita» cantavamo
a squarciagola sotto un cielo blu
trapuntato di stelle, se ne andava
giugno con il sentore di salsedine
e la sabbia dentro le espadrillas.
Fu la notte in cui sentii finalmente
pulsare nel cuore la gioventù.
O forse fu solamente l’amore...


Coppia

FOTOGRAFIA © THE ELEPHANT JOURNAL


2018


lunedì 25 dicembre 2017

Natale, 1969

Non sei più il bambino che andava a letto
lasciando latte e biscotti, che all’alba
domandava ai genitori «È arrivato
Gesù Bambino?» e poi si dilettava
per ore con un trenino giocattolo.

Per questo adesso con malinconia
rincorri la magia del Natale,
addobbi la casa, provi a ricreare
quell’atmosfera incantata di fiamme
di candele, di ori e rossi, di verde.

Li guardi e sembra che si scaldi il cuore,
che torni un po’ dell’antico calore.


Natale



2017

sabato 4 novembre 2017

Le bouquet de jonquilles

Paris, 1950 - Robert Doisneau

Il bacio? Non è un apostrofo rosa.
È la gioia che spalanca il sorriso
e dice la felicità di amare.
Il mazzetto di narcisi è soltanto
un profumato segno di dolcezza,
un'isola che presto appassirà.
Ma fiorirà leggero il loro cuore:
cucineranno le verdure insieme
e dopo, con passione, si ameranno.


ROBERT DOISNEAU, “UN BOUQUET DE JONQUILLES, PARIS, 1950”


2017

domenica 22 ottobre 2017

Compleanno, 1974

Soffio sulle azzurre candeline
- anche sul tempo, in quella cucina
che non c'è più, ma ancora non lo so,
so solo le nozioni elementari.

Dietro me fiorisce un vaso di impatiens,
davanti bicchieri di moscato attendono
che qualcuno elevi un brindisi e faccia
risuonare il suo vetro contro il mio.

E soffio, soffio con forza esprimendo
un desiderio, uno su un miliardo.


1974



2017


venerdì 13 ottobre 2017

Merano, ottobre 1988

Il solito pesce fuori dall’acqua
- così esco nelle fotografie.
Qui indosso anche uno sguardo smarrito,
oltre alla "drop" festiva da alpino.
E dire che stiamo scherzando, quasi
a esorcizzare gli spettri di naia.
Giochiamo con la piccozza e la pala,
schiantiamo quei giorni lenti a passare.
Non immaginiamo minimamente
che un giorno li rimpiangeremo tutti.


Io e Miglio



2017

giovedì 5 ottobre 2017

Nello studio, 1987

È per la scarsa luce della stanza,
lo so, ma sembra emerga dalla nebbia
degli anni la fotografia presa
all’improvviso - sono lì al computer,
un IBM Personal System/2,
e infilo illusioni nella tastiera,
trasformo stanche parole in poesie.
Le stamperò su moduli continui,
ne farò barchette o aerei di carta
da affidare alle correnti del tempo.


IBM

FOTOGRAFIA © MASTODON PC


2017

domenica 3 settembre 2017

Ristorante Belvedere, 1996

Il tempo passa sulla mia camicia
azzurra come un volo di libellula
- fuori la luce di settembre porta
la sua nuova dolcezza lungo il fiume.
Nel piatto rossi gusci di crostacei,
nel cuore la solita illusione
tenuta nascosta, ben chiusa a chiave
perché non potesse sfuggire in viso.


Astrid Trugg

ASTRID TRUGG, “ARAGOSTA E LIMONI”


2017

lunedì 21 agosto 2017

San Martino della Battaglia, 1990

Dall’alto della torre osserviamo
la pianura distesa sotto noi
- dentro gli affreschi, le medaglie d’oro
gli aspri strumenti di un’antica guerra.

Ma lì, dove un cielo di bianche nuvole
si apre all’orizzonte, fissiamo il tempo
in quella fotografia, i sorrisi
un poco imbarazzati della posa.

E gli anni scintillano lontani
come le lamine dorate del Garda.


PANORAMA DALLA TORRE: SIRMIONE © GOOGLE SITES


2017

venerdì 21 luglio 2017

Venezia, luglio 1982

Fu forse la prima vera tristezza
- piuttosto un impasto di nostalgia
che lievitava tra palazzi e cupole.

Passeggiavo con gli occhiali da sole
a celare l’amarezza, a negare
che in fondo stavo piangendo per lei.

E all’amata Venezia non potevo
perdonare che si facesse beffe
del mio amore con quel sole d’oro.


Venezia - San Marco, 1982

FOTOGRAFIA © DANIELE RIVA


2017

giovedì 20 luglio 2017

Casa, 1994

Spettinato, una camicia improbabile
che diceva di un sogno hawaiano
ma che esprimeva soltanto tristezza,
cullavo i miei trent’anni in un’incerta
cella di illusioni. Prigioniero
del mio stesso gioco, ero costretto
a vagare nel limbo del non detto
come un’anima dantesca. Il muro
scrostato mi rappresentava bene.


Muro
FOTOGRAFIA DA PINTEREST

2017

mercoledì 19 luglio 2017

Ancora Lignano, estate 1982

Chirurgo dalle mani abili e dolci,
il tempo ha suturato le ferite
- sorridi ancora in fotografie
che serbano l'incanto del passato.
Gli anni si assommano come portate
di quel buffet, si leggono nei visi
e negli abiti, nel vestito giallo
che indossavi quella sera, nel pallido
sbiadire delle luci sulla carta.
Ma non dolgono più, non fa più male
averti persa ora che in altro porto
ho ormeggiato il mio guscio di noce.


Pontile

FOTOGRAFIA © LIGNANO PINETA


2017


lunedì 1 maggio 2017

Lignano, 1967

La luce di lontane spiagge illumina
il mattino - lontane, ormai perdute
nell'oscuro tunnel del tempo, salve
a stento in piccoli attimi strappati
all'eterno, serbate in fogli d'album
che non le lascino sbiadire in fretta.

Sono tutti lì, giovani, seduti
a scrivere cartoline sul tavolo
di un bar - io come un testimone muto
osservo nella mia maglietta a righe.
Ancora non sapevo misurare il tempo
contando i frantumi delle illusioni.

 

Lignano

FOTOGRAFIA © FORUM EDIZIONI

 

2017

venerdì 3 marzo 2017

Lignano, estate 1982

Nella fotografia siamo insieme,
l’estate accarezza la pineta
e le gardenie profumano il patio.
Giochiamo a carte ma in realtà stiamo
giocando con il tempo e con l’amore
- stavamo disfacendo quel futuro
programmato la sera dentro i bar,
le notti in spiaggia dietro le cabine...
Quell’attimo è rimasto intrappolato
come un insetto in una goccia d’ambra.

 

img_9258

FOTOGRAFIA © FREE IMAGE SET

 

2017

martedì 28 febbraio 2017

Carnevale, 1974

Robin Hood ha una calzamaglia gialla
e un farsetto pieno di timidezza.
Va bene a scuola - è in quarta elementare -
e ancora non sa che invece di frecce
scoccherà parole. Lo scriverà
dieci anni dopo a matita sul retro
della fotografia credendo bastino
vent’anni per comprendere la vita.

 

1974

 

 

2017

lunedì 20 febbraio 2017

Pozzallo, 2002

Hai il mare dietro e il respiro dell'Africa
che giunge salso sulla piazza dove
le palme suonano i loro xilofoni.
La Sicilia ti è entrata dentro il cuore
con il suo gusto d'agrume e passato,
hai recitato Quasimodo nei templi
e bevuto il sole del mattino.
Guardi lontano, come un marinaio
nella tua giacca blu: la rotta è il tempo.

 

FOTOGRAFIA © DANIELE RIVA

 

2017

giovedì 16 febbraio 2017

Vecchie fotografie

Ricostruisco le mie sensazioni
scendendo nelle grotte del passato,
speleologo del tempo perduto,
calandomi con la corda sicura
dell’esperienza - come i cercatori
d’oro di Eraclito setaccio molta
terra e poco trovo, ma le pagliuzze
recuperate brillano nel sole
preziose e vivide come allora.

 

Oro

BRAD KUNKLE, “FOGLIE D’ORO”

 

2017

sabato 4 febbraio 2017

Ponte di Legno, 1988

Sotto quel ponte scorre l’Oglio, scorre
il tempo, scorre la vita. Lo so
adesso come allora, ed è per questo
forse che triste sorrido al mattino
nella mia uniforme di soldato
un giorno di giugno dell’Ottantotto.
O magari era già la nostalgia,
il desiderio di un luogo perduto,
di un sogno divenuto ormai lontano
accarezzato come una donna
l’ultima volta che ci si è incontrati.

 

Ponte di Legno

FOTOGRAFIA © TURISMO VALLE CAMONICA

 

2017

venerdì 20 gennaio 2017

In un luogo di mare, 1981

Eccomi lì che sorrido felice
tra gli oleandri in un luogo di mare
con il mio ciuffo e le mie braccia magre.
Sono seduto al tavolo di un bar,
ho una maglietta a righe, una Ford Escort
azzurra transita lungo la strada.
Così mi ha colto la fotografia,
fissando un punto dentro la mia vita.

Allora avevo diciassette anni,
almeno il doppio è trascorso adesso.
Sono ancora io, un poco spelacchiato
e irrobustito, segnato dal tempo.
Nella fotografia non si nota,
ma morivo d’amore, e ora sorrido
pensando a come si è dissolto in fretta
quel bagliore d’estate dentro il cuore.

 

Tuke

HENRY SCOTT TUKE, “RITRATTO DI CHARLIE MITCHELL”

 

2017

domenica 4 dicembre 2016

Fotografia scattata a Venezia

C'è una foto in cui sorridi e Venezia
disperde i suoi riflessi dietro te
- gondole al palo attendono i turisti,
è Carnevale e piovono coriandoli.

Ma è quel sorriso che accende la sera
che scende - attraversa anche la maschera
che noi indossiamo quando ci fotografano.
Di quel sorriso sono innamorato.

 

Venezia

RICHARD JOHNSON, “VENEZIA E ROSE”

 

2016

mercoledì 9 settembre 2015

C’è una fotografia

C’è una fotografia in cui tu sorridi
e il sole del mattino veste il mare
di un miliardo di riflessi dorati.

Se l’amore ha un tempo è proprio in quell’attimo
che si è manifestato, un fondo chiaro
intuito nel pozzo dei tuoi occhi.

In quel canto di richiamo ci siamo
perduti, mentre l’oriente accendeva
con i suoi fuochi le creste delle onde.

 

Alba

FOTOGRAFIA © DANIELE RIVA

 

2015