Paventavo l’addio - immaginavo
di fermare il tempo: un chiodo robusto
conficcato a bloccare le lancette.
Ma come fiume, come una cascata
le ore corsero, i giorni si rincorsero
- quella mattina, assonnata baciavi
le mie labbra, le mie guance, l’assenza
sarebbe stata mia compagna a lungo.
Ora, dopo tanti anni, quella scena
tenera e dolce ancora non sbiadisce,
non è mai scaduta nel melodramma
e ancora ti guardo nello specchietto.
IMMAGINE CREATA CON IA
2025
Nessun commento:
Posta un commento