sabato 25 agosto 2018

La cartuccia d’inchiostro

La cartuccia d’inchiostro prosciugata
quanta poesia ha scritto nel suo lungo
filo blu, un fiume di endecasillabi
in cui si sono specchiati tramonti
e albe, il tuo viso e il mio viso, discorsi
e nostalgie, sogni e illusioni.
Infilo una nuova cartuccia blu
nella stilografica: la poesia
può ricominciare a scorrere azzurra.


Pelikan

FOTOGRAFIA © DANIELE RIVA


2018



2 commenti:

Francesco ha detto...

Essere poeta ogni giorno rende la vita una sequenza di poesie, un filo d'inchiostro che scorre tra le mani. Scrivere aiuta ad alleggerire la vita, e nel corsivo si esprime lo stato dell'anima, tanto da ritenere che la grafia sia l'animagramma.
Questo mi porta alla curiosità di scoprire di chiedermi come sia la tua calligrafia, e l'immagino rotonda, chiara e profonda.
Un caro saluto.

DR ha detto...

Grazie, caro Francesco. Animagramma è una bellissima espressione. La mia calligrafia è stata devastata dall’avvento dei computer: me ne rendo conto guardando la pulizia di miei testi degli Anni ‘80 e 90, prima che annotassi ogni cosa tramite la tastiera fisica di un pc o quella virtuale di uno smartphone o di un tablet. Comunque ancora adesso, sebbene ogni poesia nasca ormai sugli schermi dei suddetti mezzi di scrittura, ricopio sul mio diario Moleskine a inchiostro blu (scripta manent, per sicurezza). Soddisfo la tua curiosità calligrafica su Facebook...

Buona giornata