Il cielo si fa d’organza la sera
adesso che l’autunno ha preso il passo
bruno dorato delle foglie in volo.
Resto a guardarlo a lungo alla finestra,
di quelle nuvole faccio dei nodi
ai fazzoletti, leggère poesie.
Volano nell’aria, piccoli semi
di tiglio, per giungere fino a te.
FOTOGRAFIA DA PINTEREST
2016
6 commenti:
Bellissime le tue poesie,così semplici e familiari,buona domenica!
Grazie, buona domenica...
Un madrigale in endecasillabi sciolti in cui il quadretto d'autunno delineato dal taglio descrittivo trasborda (potenza della poesia!) nell'animo del lettore.
Non è dato dal riverberarsi del paesaggio, o non solo da esso; non lo dà solamente la nota di interazione personale con esso ("Resto a guardarlo"; "faccio dei..."): è proprio il tentativo indubitabilmente poetico, l'azione stessa di sublimarne il momento.
E il momento poetico è ricco di sfumature e semitoni che oltre a descrivero l'autunno, lo rendono nei versi. Ecco allora l'uso naturalissimo degli enjambements ("passo/bruno"; "nodi/ai fazzoletti"; "semi/di tiglio").
I miei complimenti e un saluto!
Ringrazio, soprattutto per la dettagliata notazione tecnica.
Buona domenica
Daniele
La genialità dell'irripetibile va ben oltre la tecnica... Genialità e poesia convivono in te, poeta!
Grazie, Elisa.
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