nel centenario della sua scomparsa
Guido carissimo, leggo i crepuscoli
anch’io per interpellare il mio cuore
- come Totò Merumeni ho atteso
”l’Amore che non venne”, come te
ho vagheggiato rose che non colsi.
E, come sai, ho sempre creduto bene
tenere a parte qualche desiderio
per poter vivere in questo gioco
di giorni e notti. Ah, un’ultima cosa:
grazie per la rima camicie/Nietzsche.
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