Ti si leggeva l'anima sul volto
quel giorno - un sorriso, un cenno d'intesa -
e in quel pensiero inseguivi il domani
come un'erba intravista nel suo seme.
Sbocciasti quel mattino di Milano
mentre la città corteggiava il cielo
e un nuovo autunno spargeva colori
nei lunghi viali di periferia.
I nostri vent'anni ardevano in petto
come un fuoco, lo stesso fuoco che
incendia adesso i giardini di sera.
MARC CHAGALL, “LA FINESTRA BIANCA”
2012
3 commenti:
...come si legge "velocemente" questa poesia...ed è già finita:)
ciaoo Vania
...come i vent'anni, che bruciano in fretta
Bruceranno anche in fretta... ma restano i migliori, non foss'altro per la spensieratezza. Bella.
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