Un passo verso te. Le labbra, certo,
le labbra protese perché ti bacino.
Ma il gusto aspro della notte ha il bacio,
il sapore di vento dell'assenza.
Nel palpito di mille foglie è scritto
il mio tormento, rimane del sale
sulle mie labbra, quel sale di mare
che hai sparso ridendo sulla ferita.
RICHARD-T. SCHULZ, “BLEIB SO! (DER KUSS)”
2012
4 commenti:
..è bella....e mi piace MOLTO la sinteticità del titolo.:)
ciaoo Vania
anche il paragone ben nascosto che paragona la bocca a una ferita è tanta roba...
Il caldo tepore dell'amore...
il sale simboleggia tante cose, ma qui chiaramente riveste la funzione dolorosa del ricordo.
@francesco: interessante il tuo sito, l'ho inserito tra le iscrizioni Google Reader
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