La memoria è un’impronta sulla sabbia
e io so riconoscere il passato
– così il cacciatore sa la sua preda.
Io sono il viaggiatore a mezzo il guado
e, voltato indietro, scruto nell’ombra
– quello che inseguo non mi sta davanti.
Ma tu mi sfuggi, scivoli furtiva
nella boscaglia dei giorni, degli anni
lasciando vuote le mie mani calde.
FOTOGRAFIA © DAVID HORNBACK
2005
4 commenti:
Più mi addentro nella tua poesia, più riconosco le meraviglie del tuo cuore. Bellissima l'immagine.
Buon fine settimana. Asia
..la foto merita un pin:)))
...la poesia...quasi...anzi senza il quasi un brivido.
ciaoo Vania
grazie, Asia e Vania.
Più sono dolorose, più le poesie sono intense
Sfuggente come le impronte, sempre in balìa dell'onda. Immagine suggestiva.
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