Levare l'ancora, salpare ancora.
Uscire dalle secche, navigare
non temere le nebbie e le Sirene.
Il tuo nome da qualche parte è scritto,
grafito sopra un muro, pugnalato
nel fianco di un giorno, fiorito in cielo
come la luna o un fuoco d'artificio.
Prendere il largo, sfidare l'oblio.
Ciò che devo fare, ciò che farò.
Claude Monet, “Navi che lasciano il porto”
2011
2 commenti:
...sembra una Poesia "faticosa"...ma credo sia stata facile da scrivere.
ciaoo Vania
"faticoso" scriverla, "facile" metterla in versi
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