È la voce del tempo che ricami
in trine e ragnatele di memorie,
un nonnulla che rivesti di carne
e di profumi, che lasci girare
nella bocca cercando sensazioni.
E la parola detta ricrea un mondo,
ricostruisce l'ultimo salotto,
il cielo grigio dietro le finestre
che già gridava a tutti e due addio.
Adesso guardi fuori e splende il sole.
Edward Hopper, “Room in Brooklyn”
2010
2 commenti:
..il Tempo.
...davvero intensa questa poesia.
ciao Vania
il tempo che scorre silenzioso, eppure quando ti volti indietro non lo trovi più.
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