Con il vestito azzurro lei veniva
verso me e la mia vita quell'estate.
Cupido con le dita smemorate
scoccò una freccia priva di futuro.
Era l'amore - lo so - il gusto acerbo
mi allega il cuore come certi frutti.
Il suo sorriso è il ricordo che serbo
come conchiglia strappata ai marosi.
Era mia, la stringevo tra le braccia
e già sapevo che stavo perdendola,
avevo in bocca ormai l'amaro addio.
Una traccia perduta sulla sabbia
ma solida come incisa sul marmo:
il primo amore rifugge l'oblio.
Pam Carter, “Footsteps and orange sands”
2006
7 commenti:
Nostalgia canaglia...
Ti invito sul mio blog di poesie.
arrivo...
....è una bellissima scena/sentimento ....da farne un film.
ciao Vania
è un lontano ricordo, quello del primo vero amore: ero un adolescente allora e molto tempo è passato
bellissime parole, come sempre, le tue.
forse non è solo il primo amore che rifugge l'oblio, forse è l'amore vero.. quello che invece di accarezzare l'anima la solca profondamente..
almeno per mè..
:)
Hai ragione, Marie: l'amore vero rifugge l'oblio. Il primo probabilmente è amore vero, poi ci si fa un po' il callo, anche se è brutto dirlo così
Bellissima ... ogni tua composizione è sempre più emozionante! Grazie!
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