sabato 13 novembre 2010

Una traccia perduta sulla sabbia

Con il vestito azzurro lei veniva
verso me e la mia vita quell'estate.
Cupido con le dita smemorate
scoccò una freccia priva di futuro.

Era l'amore - lo so - il gusto acerbo
mi allega il cuore come certi frutti.
Il suo sorriso è il ricordo che serbo
come conchiglia strappata ai marosi.

Era mia, la stringevo tra le braccia
e già sapevo che stavo perdendola,
avevo in bocca ormai l'amaro addio.

Una traccia perduta sulla sabbia
ma solida come incisa sul marmo:
il primo amore rifugge l'oblio.

 

Pam Carter, “Footsteps and orange sands”

 

2006

7 commenti:

Gianna ha detto...

Nostalgia canaglia...

Ti invito sul mio blog di poesie.

DR ha detto...

arrivo...

Vania e Paolo ha detto...

....è una bellissima scena/sentimento ....da farne un film.
ciao Vania

DR ha detto...

è un lontano ricordo, quello del primo vero amore: ero un adolescente allora e molto tempo è passato

Marie ha detto...

bellissime parole, come sempre, le tue.
forse non è solo il primo amore che rifugge l'oblio, forse è l'amore vero.. quello che invece di accarezzare l'anima la solca profondamente..
almeno per mè..
:)

DR ha detto...

Hai ragione, Marie: l'amore vero rifugge l'oblio. Il primo probabilmente è amore vero, poi ci si fa un po' il callo, anche se è brutto dirlo così

zoé ha detto...

Bellissima ... ogni tua composizione è sempre più emozionante! Grazie!