venerdì 12 febbraio 2010

Come scultore

La luna nel parcheggio è una moneta
per comprarsi le luci dell'amore.
Ma è nei fiori che le regali il cuore
timido che si gonfia di passione.

Memoria, tu dici, memoria e sogni
che impasti in questo tessuto di vita,
che trai come scultore dall'informe
materia - e sono parole versate.

La sera non è che l'imbuto scuro,
lo strumento che filtra la poesia.

 

Didier Lourenco, “Mirando a la luna”

 

2009

6 commenti:

DolceBuba ha detto...

ognuno di noi impasta i suoi sogni la sera; è così che si crea la poesia....

DR ha detto...

ben detto... ho sempre pensato al poeta come un artigiano. Del resto poesia deriva dal greco e significa "fare"

Anonimo ha detto...

...è molto bella.

DR ha detto...

Grazie, Ettin.

Asia ha detto...

Approvo il tuo "fare" è in sintonia con il mio credo. Ciao Renoir. Sempre bello leggerti. Asia

DR ha detto...

Lo so, Asia. Grazie...