Com'era pura la luce allora,
in quei mattini d'ozio e desiderio,
come scendeva sopra le pinete
a illuminare la gioia d'estate.
E sembrava più dolce quella luce
leggera e femminile come il passo
delle più belle donne sul pavé,
come un paesaggio fiabesco e incantato.
Era davvero pura, dolce e magica?
O lo è solo nell'orto del ricordo?
© Jupiter
2009
4 commenti:
Sembra un acquarello!!
Il ricordo ha spesso questa delicatezza, trasfigura la realtà in un alone di sogno, confonde, contamina...
anche se fosse solo nell'orto del ricordo, sarebbe largamente sufficiente ad illuminare la malinconia
Esatto, proprio così...
"RICORDARE: Dal latino re-cordis, ripassare dalle parti del cuore".
EDUARDO GALEANO, "Il libro degli abbracci"
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