“La sensazione di passato
e presente fusi in uno”.
JOHANN WOLFGANG GOETHE
Come acqua dalle polle, le parole
vengono da sé e talora comportano
un auto da fé, talaltra si lasciano
portare dal vento e scoppiano come
bolle di sapone oppure galleggiano
poetiche come delle foglie gialle
nel mare chiaro dell’aria e finiscono
a colorare il fondale del bosco.
Cala la nebbia bianca sulla sera
ed i miei pensieri con la magia
del crepuscolo si fondono, solo
un attimo in cui comprendo e assaporo
la bellezza e lo stupore ma poi
le connessioni tra nervi e memoria
portano tutto alla realtà e ritorno
alle parole: soppeso e divido,
catalogo ed incenso e poi mi struggo
nell’impossibilità di descrivere
l’attimo colmo di meraviglia.
© Jamie Cook
1992
4 commenti:
mette nell'anima una dolcezza infinita......
è quel qualcosa che ci sfugge, che ci sembra di poter toccare ma che non riusciamo che a sfiorare appena, non lo possiamo cogliere ma soltanto intuire...
ho trovato il finale molto struggente, quasi doloroso.... il non riuscire a tradurre in parole ciò che il nostro animo ha già fatto suo....
È proprio quello il senso della poesia, Buba, lo hai colto molto bene... "quasi doloroso" è il sottinteso lasciato trasparire.
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