sull'erba alta del campo di luglio:
sanno le nuvole e le vie del vento,
sanno la pioggia oscura sui monti.
Io scruto il cane grigiastro dell'afa
disteso calmo sopra la collina,
non muove neanche un moncone di coda
e azzanna l'aria con le larghe fauci.
Vorrei parlare la lingua dei passeri
che intrecciano cinguettii tra le pietre.
Ma resto immobile, la mia abulia
posata come uno straccio sulla sedia.
Gerry Baptist, “heat of the afternoon”
2009
2 commenti:
Sai Renoir, non è così difficile capire quella "langua dei passeri" Non è così difficile...Provati a toccare quel nido: noteresti quanto amore in quela difesa. Ciao Renoir.asia
Lo so, ma quel giorno faceva davvero troppo caldo. Adesso, dopo il fortunale, l'aria è frizzantina e ho ripreso le mie energie, anche per parlare con le rondini...
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