a P.
Eri l'amore - certo, lo sapevo.
La bocca dello stomaco lo urlava,
la nebbia che obnubilava i pensieri
quando tu comparivi lo attestava.
Eri l'amore - tutto complottava,
il caso assecondava i desideri
per incontrarti, per restarti accanto.
Eri l'amore - la divinità,
la dea personale sul piedistallo.
Eri un angelo, eri il mio universo.
Ora che sei lontana, come perso
nello spazio infinito, vago solo.
Guillaume Seignac, “L’amour desarmé”
2009
4 commenti:
la bocca dello stomaco lo urlava
mi fa pensare al verso di pasolini nelle ceneri di gramsci:
Lo scandalo del contraddirmi,
dell'essere
con te e contro te; con te nel core,
in luce, contro te nelle buie viscere;
il richiamo a un qualcosa di irrazionale, istintivo, naturale...
L'amore dentro... guarda caso oggi alla maturità è uscito proprio il tema sull'innamoramento: "irrazionale, istintivo, naturale" - in effetti sembra nuovo, ma è ancestrale. Chimica, psiche, tutto concorre.
La ritengo sublime.
Ciao Renoir, asia
Ciao, Asia. Sublime è un po' troppo...
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