non volgesti il bel viso a rimirare
la tua opera, le fiamme che nel cuore
mi divampavano e mi consumavano.
Io rimasi su quella vecchia strada,
immobile - sapevo già che avrei
coltivato i fiori del ricordo,
che avrei gustato il loro dolceamaro.
A. R. Marshall, "Fuoco"
2008
3 commenti:
Oltre che, gustare assieme a te, quel dolceamaro dei ricordi, a mio avviso, è stata scritta con l'ausilio di un coloratissimo colibrì. "...Sulla luce della retina". Al "mio" Renoir. francaelena
Buon fine settimana Ami.
Con le ali di colibrì ho volato veloce molte volte attorno all'amaro e dolce polline della memoria.
Ricambio l'augurio per la fine settimana.
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