sabato 13 aprile 2024

Uraraka

Questa luce gentile che discende
dal cielo di aprile, che con dolcezza
abbraccia le cose, le avvolge quasi
come una madre china sui ciliegi,
sui tulipani, sulle rose, questa
luce è uno sguardo d’amore.



FOTOGRAFIA © BASIL SMITH/PIXABAY

2024

venerdì 12 aprile 2024

Averti davanti

Averti davanti, come un ricordo
che anziché essere immutabile prende
forma e si definisce nel momento.

Il tempo si avvolge in una spirale,
gira come una moneta sul piano
che le nostre dita fanno ruotare.

E ci afferriamo infine, comprendiamo
tutto ciò che ci sfugge - negli occhi
ogni tempo si trasforma in presente.



FOTOGRAFIA © PUBLIC DOMAIN PICTURES

2024

giovedì 11 aprile 2024

Istruzioni d’uso

Cerchi istruzioni d'uso della vita
su Google ma non le trovi - nessuno
le vende, nessuno le sa impartire.
Continui con il tuo puzzle e incastri
tessere - esulti ogni volta che
trovi quella che finalmente prende
il suo posto e si spegne un poco l'ansia.



DIPINTO DI MIHAI CRISTE

2024

mercoledì 10 aprile 2024

Spine II

Sei tu che semini spine adesso
- o meglio, è la tua assenza che tace
e intanto fa rotolare la rosa
sul pendio scosceso del mio cuore,
che invece sempre desidera i petali.
Un supplizio di Sisifo a rovescio.



LORA VYSOTSKAYA, "L'ANIMA DELLA ROSA"

2024

martedì 9 aprile 2024

Cuore esule

Come la patria manchi a questo cuore
esule, spaiato, lontano, disperso.
La notte accende tutte le sue stelle
e io cammino solo per la strada,
mi lascio abbindolare dalla luna,
dai profumi di questa primavera
e cresce di continuo la mia sete
come a chi, perso, vaga nel deserto.



ILLUSTRAZIONE DI CHRISTIAN SCHLOE

2024

lunedì 8 aprile 2024

Giorni come pecore

Giorni come pecore da contare
per rinchiuderle nell'ovile, come
se il numero importasse - scompigliarli
come i baci di Catullo, astrarre
come chi crede di oltrepassare
la realtà. E chi parla di qualità
come se fossero un olio d'oliva
i grani del rosario dell'attesa.



DIPINTO DI RAFAL OLBINSKI

2024

domenica 7 aprile 2024

La zavorra

La memoria ci lascia le sue stimmate
ed è inutile negarlo: noi siamo
composti di tutto il tempo passato.

La zavorra talvolta è solamente
una rete che getta la sua ombra,
un gusto di salicornia, altalene…

Nel ricordo suona anche una fontana
di mattonelle azzurre e fiori rossi.
E tu che parli, sopra una panchina.



DUY HUYNH, "OVUNQUE NAVIGHI LA TUA BARCA"

2024