Il tuo nudo rosato alla finestra
in gara con il cielo del crepuscolo
attraversa la sera come folgore.
Sei la luce promessa a questa notte
che verrà con passi lenti d'estate
a disegnare stelle sulla volta.
Sarai l'amore tu e spegnerai
la mia sete, poi diventerai sogno.
2013
Fai tintinnare queste tue parole
di rame nella sera, monetine
che discendono nella gola e fremono
come la luce che si va sciogliendo
sul candeliere blu dei pini atlantici.
Gareggi con i cinque centesimi
del sole che adesso infila la valle
salvadanaio e scivola nell'ovest.
Bello come un dio ora si inabissa
e tu, mia dea, mi parli del tuo giorno.
2013
“Come svaniscono i sogni
quando scopriamo di sognare”.
JORGE LUIS BORGES
Rosso il tramonto incendia le vetrate,
disperde greggi di nuvole rosa
a un pastore azzurro sulle colline.
Lenta declina la sera d'estate
sonora di grilli e fronde, odorosa
di tigli e di magnolie opaline.
Chiedetelo a lei, forse lo sa
dov'è nascosta la felicità.
2013
Tu bagni i fiori, Venere d'estate,
con l'annaffiatoio bianco smaltato
e un tripudio di occhiate sul balcone.
Con la dolcezza dell'innamorato
ti guardo adesso curare il basilico,
strappare via le foglie arrugginite.
E invidio la mentuccia con cui parli,
il geranio che sfiori accarezzando,
l'ortensia che spettini sbarazzina...
2013
Sono così diverse le mattine
- in questo mare di tranquillità
dispone le sue boe la routine.
Tu navighi lontano, dove il tempo
e lo spazio miracolosamente
si incontrano - un non-luogo è il ricordo.
La magnolia fiorita qui disperde
il suo profumo. L'estate si immerge
nel solleone in un'oasi di silenzio.
2013
La serenata dei grilli alla notte
è una poesia che profuma di tiglio.
Ci stringiamo come rose sul muro,
condividiamo la stessa coperta
di stelle e il nostro silenzio ci dice
più di quanto possano centinaia
di parole d’amore. Siamo due
cuori nel buio ed un’anima sola.
2013
Arrivi nella sera illuminata
dalla tua presenza come una rotta
disegnata dalla luce di un faro
- io la seguo, sicuro navigante
nel tuo golfo, scampato alle Sirene,
sfuggito ai gorghi tra Scilla e Cariddi.
Mi abbandono stanco alle tue braccia:
sanno di vento, sanno di lavanda.
2013