Gesti di pioggia

Ritorni a questi gesti di pioggia,
scuoti l'ombrello, metti l'impermeabile
ben ripiegato sulla vecchia sedia.

I tuoi capelli sul cuscino sanno
però di primavera, la fragranza
verde di qualche misterioso balsamo.

Resto a guardarti mentre insegui un sogno,
mentre sorvoli la città o soltanto
entri in un mio elaborato discorso.

Intanto ha smesso di piovere e cantano
gli uccelli all'alba di aprile che illumina
tra le lenzuola il corpo di una dea.

 

TAMARA DE LEMPICKA, “DONNA CHE DORME”

 

2013

Naufrago

Ho fatto naufragio in te, abbandonato
il relitto dei giorni alla sua sorte,
alle procelle scure e furibonde.

Ho fatto naufragio un giorno e il tuo corpo
mi ha accolto - era l'isola perduta
che disperavo oramai di incontrare.

Ho fatto naufragio e mi aggrappavo
stremato a te, a quelle tue sabbie bianche:
eri la terra della mia salvezza.

 

IVAN KONSTANTINOVIC AIVAZOVSKY, “IL SOPRAVVISSUTO”

 

2013

Le lucertole

Le lucertole nelle loro tane
adesso serbano il caldo del giorno.

Cerco le stelle oltre il lampione giallo.
A quest’ora di solito mi dicono
che l’amore è un sentire duraturo.

Salgo le scale con i miei bagagli
– sono gli errori e li chiamo esperienza,
sono ricordi e li credo speranze.

Un altro sguardo al cielo della sera:
un aeroplano va senza rumore
come la fantasia, come i pensieri.

Le lucertole dormono nel buio.

 

JOHN LOWRIE MORRISON, “EVENING, ISLE OF BUTY”

 

2007

Domenica di cieli azzurri

La domenica di cieli azzurri
dove galleggiano bioccoli bianchi
ci invita ad uscire, ad abbandonarci.

Così ci  perdiamo per le stradine
che costeggiano il fiume e si disperdono
nei sentieri colorati di primule.

Annusiamo la vita come cani,
risaliamo ansanti alla civiltà
di macchine rumorose e tralicci.

Subito riconosciamo i suoi inganni.

 

FOTOGRAFIA © DANIELE RIVA

 

2013

Genesi

“Senza prima né dopo.
Ed il verbo nacque.”
VICENTE ALEIXANDRE

Cantami i cieli ed i loro colori.
Canta l’inverno, il sole e le stagioni.
Canta il giorno e la notte, luna e stelle.

Dimmi i nomi degli alberi e dei fiori,
dimmi da dove provengono i suoni,
quante strade contiene la tua pelle.

Ed io sarò, per bocca tua sarò.
Ed io sarò, per mezzo tuo sarò.

 

DIPINTO DI VLADIMIR KUSH

 

2000

La sorpresa

Mi chiamano le tue labbra di fuoco
e luce, e la sorpresa - oh, la sorpresa! -
come un'onda ogni volta mi travolge,
la grande sorpresa di essere amato.

Così quando ritorna primavera
a fiammeggiare verde nei giardini
similmente il mio cuore di bambino
anno dopo anno si meraviglia.

 

GARY BENFIELD, “SPRING WEDDING”

 

2013

Senza peso

Andavamo senza peso nell'aria
- multicolori farfalle, leggeri
semi di tarassaco, bianche nuvole
migranti in un cielo di primavera.

I nostri corpi erano gusci vuoti,
erano dei lontani simulacri
che si muovevano nel loro spazio
per uscire da se stessi e rinascere.

Stavamo solo facendo l'amore.

 

GUSTAV KLIMT, “IL BACIO”

 

2013

La soluzione è errata

La soluzione è errata, dici: vivere
in fondo non può essere matematica
o scienza, deve in qualche modo astrarre
dalla chimica, oltrepassare il segno
della fisica, la gabbia di ferro
della logica. Intanto accavalli
le gambe e la gonna risale un po'
scoprendo l'ansa bianca del ginocchio.
Ingenuamente ti chiedo cos'è
vivere. Sorridi: vivere è amore.

 

JACK VETTRIANO, “THE MODEL AND THE DRIFTER”

 

2013

Tutto qui

Dov'è finito quel guscio di chiocciola
in cui ti rintanavi ed aspettavi
che lei curiosa venisse a cercarti?

Il tempo, tu dirai. Il tempo e la vita
cambiano le persone, ridisegnano
i loro volti, come monti e fiumi.

Eri una Fenice, dalle tue ceneri
sei risorto diverso - tutto qui.

 

BERT MYERS, “NEPTUNE’S GARDEN I”

 

2013

Essere due

Essere due per ingannare il mondo,
infilare in sciarada uno più uno
e camminare sotto un solo ombrello
nella pioggia di questa primavera.

Essere due per diventare uno
nei gesti senza voce dell'amore
e dopo rimanere abbracciati
per non sciogliere più quell'unità.

 

LYNN RUSHTON, “TWO LOVERS”

 

2013

Pasqua III

La nuova luce di Pasqua - puoi berla
dal bicchiere azzurrato della valle
stamattina, oltre i castagni vestiti
di un verde tenero - scende a colpire
le vetrate, ne stacca colorati
riflessi che si perdono nell'aria
come fiamme di candele. Campane
ruotano il cielo sotto bianche nuvole
per far sì che lo splendore diventi
stupore nel cuore di una poesia.

 

VETRATA © TIFFANY

 

2012

Sposa bella

Primavera ritarda, sposa bella
attesa all'altare - lascia soltanto
qualche voce di sé: qualcuno dice
di averla vista passare sui rossi
bocci di pesco, di averne avvertito
il profumo in un prato di violette.
Ho chiesto alla pioggia e mi ha mentito:
non è giunta con la luna di marzo
la mia bella amata primavera.

 

SANDRO BOTTICELLI, “LA PRIMAVERA”, PARTICOLARE

 

2013

Alla poesia

Poesia, tu guardi dentro me, tu guardi
là dove nevica la verità,
dove sono caduti i veli e nuda
l'anima mostra le sue ferite.

Poesia, tu dici di me tutto quello
che sono, riesci a vedere al di là
dei fiori di ciliegio del mio cuore
anche quello che di me io non so.

 

FRANCOIS BOUCHE, “ERATO, MUSA DELLA POESIA AMOROSA”

 

2013

Bolle di sapone

Brucia la sera il suo incenso rosato
sopra l'altare della primavera
- l'aruspice del giorno è la bambina
che inanella bolle di sapone
nella nuova luce dopo la pioggia.

I nostri sogni - la guardo e penso -
i nostri sogni sono quelle bolle
che volano leggere nel tramonto:
qualcuna scoppierà, qualcuna andrà
chissà dove nel vento della sera.

 

FOTOGRAFIA © FIR0002/FLAGSTAFFOTOS – LICENZA GFDL v1.2

 

2013

Marinaio

Guardi il futuro come guarderesti
il mare dalla coffa di un veliero,
i giorni di domani li accatasti,
ne trai presagi e provi a divinare
sui riflessi dorati delle onde.
Terre lontane hai sulla tua rotta
arcipelaghi - morgane? - che appena
intravedi spuntare nella nebbia.

 

THEO VAN RYSSELBERGHE, “THE MAN AT THE HELM”

 

2013

Perdermi nei tuoi sogni

Quanto vorrei farmi piccolo piccolo,
entrare nel labirinto dei tuoi
occhi e perdermi nei tuoi sogni, quando
la notte abbandoni i miei abbracci e fuggi
in territori inesplorati, certo
misteriosi per la mia conoscenza.
Mi accontento di guardarti dormire
mentre la luce della luna insinua
i suoi raggi nel tuo dolce sognare.

 

YAOWU ZHANG, “SLEEPING WOMAN”

 

2013

Vergine memoria

Nella mia vergine memoria allora
il tempo ancora non si era insinuato,
non aveva frapposto il piede come
un qualunque importuno venditore.

Vivevo ogni giorno come promessa,
scoprivo i suoi segreti e nel recondito
sottobosco respiravo quell'aria
così nuova, riempivo tutti i vuoti.

Fu quando ti incontrai che ebbi memoria,
fu quando ti lasciai a guardare il mare
che fissai un punto d'origine al tempo:
divampò lì l'incendio del ricordo.

 

STELLA DUNKLEY, “A DAY TO REMEMBER”

 

2013

I salici

I salici fioriscono d'argento:
li abbiamo osservati a lungo tingere
finalmente la sponda dove curva
con la dolcezza di un seno di donna.

Abbiamo riso felici nel sole
come bambini, in questo sole nuovo
che risveglia le piante e ci avvicina
e ci fa vivere come in un sogno.

 

FOTOGRAFIA © WALLPAPER 777

 

2013

Una sera normale

A questa notte di stelle miniate
dalla tramontana ci ha condotto
la vita, come conduce a Parigi
o a Barcellona quell'aereo lassù.

Una sera normale, come tante.
È sera senza infamia e senza lode,
ancora non accesa dalla grazia
della primavera, ancora illesa.

Che cos'ha allora di particolare?
Nulla... Soltanto che in essa ci amiamo.

 

DIPINTO DI LEONID AFREMOV

 

2013

I contadini potano gli ulivi

I contadini potano gli ulivi
per l'imminente festa delle Palme.
I rami ammassati sotto il sole
riverberano le foglie d'argento
come acqua di lago nel pomeriggio,
quando la breva comincia a soffiare.
Mi riconosco in quei gesti, in quei volti.
Mi riconosco in questa terra che
dico mia, in questo sapore di vento.

WILLIAM MERRITT CHASE, “OLIVE TREES IN FLORENCE”

2013

Cuore perduto

Ho perduto il tuo cuore per la via
come un fiore di campagna reciso
dalla lama dell'erpice. Mi sono
voltato e già non c'eri più, partita
con la voce tremante di un addio.

Ti ho cercata in me e te n'eri andata,
la tua assenza gridava nel mio vuoto,
batteva frasi piene di ricordi
sulla tastiera triste della brezza,
riecheggiava nella stanza deserta.

 

BIONIC7, “SOMEONE LOST A HEART”

 

2013

La bella notte

La bella notte ha la dolcezza fresca
della primavera - stelle leziose
si affacciano sulle gemme, parole
calme disegnano mondi nell'aria.

Innamorati di noi, innamorati
dell'alta tranquillità che sospende
futuri ai rami dei nostri discorsi,
lasciamo che ci avvolga questo cielo.

 

VINCENT VAN GOGH, “NOTTE STELLATA”

 

2013

Orgogliosamente tuo figlio

Riconosco allo specchio il tuo sorriso,
papà, adesso che gli anni come pietre
di fiume ci hanno levigati - la pomice
del dolore, le correnti di speranza.

E nella smorfia che sento talora
affiorare sulle mie labbra e schiudere
il fiore mai sbocciato, allora sono
tuo figlio, orgogliosamente tuo figlio.

 

EASTMAN JOHNSON, “WRITING TO FATHER”

 

2013

Specchio

Sussultano i riflessi sullo specchio
e la tua forma esteriore si veste
nella regione tra il letto e la sedia.
Sei un sogno portato dal vento folle
di marzo o davvero riempi la stanza
con la tua carne di donna in amore?
La risposta è nel fruscio dei capelli
quando ti chini per baciarmi ancora...

 

DAVID COBLEY, “MIRROR VI”

 

2013

Apatia

Tiro tardi davanti alla finestra,
alberga grigi stemperati appena
dalla luce che cola nella pioggia.
Non ho voglia che di questa apatia,
anche i pensieri si sciolgono pigri,
svaporano nell'aria riscaldata
dai termosifoni mentre l'inverno
si allontana scuotendo la sua coda.
È davvero infinitamente dolce
far l'amore con la malinconia.

FOTOGRAFIA © DANIELE RIVA

 

2013

Mattino di marzo sul fiume

Il mattino ha liberato le nebbie
dalle gabbie - ora vagano sul fiume
con piume di cigno e prore di barche.

Gli occhi scoprono la nudità
del giorno nella luce che precipita
dall'alto della valle e si frantuma.

Il biancore a chi guardi da lassù,
sembrerà lo strisciare d'improbabile
serpente tra i boschi scuri di marzo.

 

FOTOGRAFIA © SEAN

 

2013

Da solo e sognante

“Sento, e il rimpianto ha fede.”
FERNANDO PESSOA

Vivo del mio nulla, dei miei tesori
gelosamente nascosti, racchiuso
come un paguro dentro antichi amori
dei quali restano gusci in disuso.

E mi emoziono trovando sapori
perduti dentro un ricordo confuso
o restituendo remoti fulgori
agli oggetti di un tempo ormai concluso.

Quando in cielo si accendono i tramonti
rimango a lungo, da solo e sognante,
a guardare i colori mescolarsi,

cadere sulla corona dei monti:
è l’ora in cui i rimpianti sanno farsi
pungenti e tu ritorni a me, raggiante.

 

WENDY PUERTO, “AFRICA IS SLEEPING”

 

2004

Discorsi nella pioggia

Lei rigira gli anelli, io parole.
Cade la pioggia sui nostri discorsi,
si accendono le luci in qualche luogo
di là dalla strada, fiori azzurrini
sbocciati nel grigiore del crepuscolo.

Lei perdona sviste, io occasioni.
Non vogliamo essere i personaggi
che non comunicano nei dipinti
di Hopper: ricominciamo ad afferrarci
sul trapezio senza rete dei giorni.

 

JACK VETTRIANO, “EDITH AND THE KINGPIN”

 

2013

Vertigine del sogno

"Non ti ricordi il sogno solo la sua altezza"
YANG LIAN

Lì, negli sconosciuti territori
dove si mescolano sangue e cielo,
dove l'aria che respiri è un fiore.

Lì, nella giungla fitta di pensieri
dove la vertigine è una poesia,
dove è un impasto d'albe la memoria.

Lì, dove adesso tu voli librandoti
sui profondi abissi del desiderio.
E, svegliandoti, dimenticherai.

 

CHARLES CATER, “THE INTENSITY OF DREAMS”

 

2013

Un frutto nuovo

Seduto al sole gusto marzo come
un frutto nuovo - una ragnatela
si fa d'oro nella brezza leggera,
ondeggia, e in quel mare mi lascio andare,
galleggio nel pomeriggio che langue
tiepido di primavera. Verrà
il tramonto a incendiare l'Occidente,
spremerà il succo rosso di quel frutto.

 

JAMES KNOWLES, “THE TRAP”

 

2013

Promessa di primavera

Se un raggio di sole basta a far vivere
la promessa della felicità
la perla del mattino che si leva
in uno zirlare di primavera
accende la magia di questi giorni.
Il treno che sta fischiando lontano
si porta via l'inverno e i suoi dolori,
incendiando le primule nei prati.
Respiro l'aria e sono nuovo anch'io.

 

ELABORAZIONE GRAFICA © DANIELE RIVA

 

2013

Annunciarsi della primavera

Indugia il cielo gonfio nel mattino
ora che dalle nebbie la particola
del sole esce benigna a confortare
questo annunciarsi della primavera.

E volo con quegli stormi che neri
passano come le frecce persiane
alle Termopili, e godo del sole
come quelle lucertole timorose.

Mi inebria la quiete come un amore.

 

CLAUDE MONET, “CHAMPS AU PRINTEMPS”

 

2013

Alba di marzo

Nell'incantesimo dell'alba avvince
marzo i nostri amori - la notte nuda
ha cantato davvero sopra i ponti,
caro García Lorca, e adesso galleggia
come un'Ofelia sull'acqua del fiume.

Ed un altro sortilegio mi lega
ora che lei, distesa sopra un fianco,
ha ripreso a dormire - la bellezza
è nello sfolgorare dei riflessi,
l'amore nel mio sguardo ammaliato.

 

LYNNE HIGHMORE BLAIKIE, WOMAN I”

 

2013

Ritorno di marzo

Ragazze abbandonano il parcheggio
lasciandosi dietro suono di tacchi
e un dolce profumo di primavera.

Così ritorni sotto questo cielo
di platani nudi e stelle bucate
che marzo appresta sopra la stazione.

Sei la bellissima ombra che scivola
furtiva nello sventolio dei rami
e intarsia un bacio sulle mie labbra.

 

DIPINTO DI EVGENIJ LUSHPIN

 

2013

La tristezza del mattino

Alla finestra nuvole giacinto
accendono un'alba di cinguettii.
La tristezza del mattino ancora
mi pugnala - abbraccio il tuo cuscino
per incontrarti in quel profumo dolce
di vaniglia e di spezie, per trovarti
almeno da qualche parte del cuore,
dove il tuo ricordo sanguina allegro.

 

ZHEN-HUAN LU, “QUIET TIME”

 

2013

Il tempo passa

Il tempo passa e no, non sparge asfalto,
non ricopre ogni cosa - forse i secoli
seppelliscono città sotto metri
di terra, case e binari del tram
ma non i giorni né i mesi né gli anni.

Il tempo passa e casomai depone
una lastra di vetro spesso - guardi
attraverso e ritrovi il tuo passato
senza neppure potervi scavare:
puoi soltanto scalfirne via i ricordi.

 

FOTOGRAFIA © DANIELE RIVA

 

2013

Il nostro film

Nella memoria la mano sul lenzuolo
- effetto ralenti come in un film,
i miei ricordi sono scenografici,
fondono nella poesia realtà e sogno.

Nella memoria il tuo seno puntato
verso me o verso il soffitto, parole
ripetute nella sceneggiatura,
ribattute più volte per riuscire
ad essere quelle desiderate.

Il lieto fine però non l'abbiamo
girato: il nostro film resta incompiuto.

 

LLUIS RIBAS, “LOS COLORES DEL BLANCO”

 

2013

Nel sole

È venuto giorno oramai e andiamo
nel sole, passanti per le vie strette
che si affollano di sorrisi e chiacchiere.

E portiamo i nostri sogni per mano
- il tuo corpo, il mio corpo indovinati
sotto i vestiti, sotto l'armatura.

Ci attraversa un'enfasi di luce,
il fremito di un'altra primavera
ci scuote come un'ondata improvvisa.

 

LEONID AFREMOV, “GREEK MOOD”

 

2013

Frammento di vita

La Musa fila il suo destino, infila
le sue parole nelle mie - il cotone
nella cruna, il ditale sopra l'indice.

Quel filo è rosso o azzurro oppure grigio
e mi dispone a scrivere d'amore
o di nostalgia o di malinconia.

Adesso è un quarto di foglietto appena
strappato al macero - l'inchiostro nero
incide un altro frammento di vita.

 

FOTOGRAFIA © EMc2

 

2013

Le tue orme in me

Riconosco le tue orme in me, i passi
che hai lasciato nel mio cuore bruciano
- certi giorni guardo il mare e li sento
ardere come fuoco vivo, rendere
inestinguibile questa mia sete.
La neve del ricordo qualche volta
scende a spegnerli - una vecchia amica
che presto si scioglie lasciando più
viva e dolorosa la tua ferita.

 

PAM CARTER, “FOOTSTEPS AND ORANGE SANDS”

 

2013

Il riflesso dell’alba sulle onde

Felicità, felicità perduta,
è solo un tuo spettro quello che appare
al limitare della notte e dice
che sei ancora possibile? Balugina
come il riflesso dell'alba sulle onde
e allo stesso modo abbaglia e confonde
e poi si riforma... Felicità,
ritornerai come ritorna il sole?

 

FOTOGRAFIA © DANIELE RIVA

 

2013

Rinnovando la patente

L'io che ero, quello che si circondava
di sogni e inseguiva ombre d'amore
guardando i vasti viali spalancarsi
oltre la vetrata del parabrezza.

Il ragazzo che percorreva strade
che conducevano verso un futuro
ignoto e così pieno di promesse
mi guarda da quella fotografia.

Adesso che la logora carta rosa
se ne andrà in qualche antro di Prefettura
sarò io - l'uomo che sono adesso -
a esibire lo sguardo del ragazzo.

 

FOTOGRAFIA © DANIELE RIVA

 

2013

Un anno dopo

Rivango i miei ricordi - triste rito
degli anniversari - c'est la vie
mi ripete una voce nella testa.
E quel nodo che mi stringe la gola
sa che il tempo lenisce le ferite
ma non le può sanare - così spinge
le lacrime sull'orlo delle ciglia:
il fiore che ne sorge è il mio dolore.

 

 

2013

Novello Paride

Le grazie del mattino mi promettono
oro e meraviglie perché io giudichi
chi sia la più bella, novello Paride
in giacca cravatta e parka alla moda.

Ma come dire all'alba che i colori
che ho nel cuore sono di primavera?
O alle montagne coperte di neve
che le desidero tutte un fiore?

Se do la palma alla brezza leggera
è solo per stanchezza, solamente
perché nel suo soffiare ho avvertito
un improvviso sentore di viole.

 

EDUARD VEITH, “IL GIUDIZIO DI PARIDE”

 

2013

Il vento e le querce

Il vento che dalla montagna scende
a scuotere le fronde delle querce:
duemilacinquecento anni e l'immagine
scelta da Saffo è ancora così fresca.

Così è l'amore, così la folata
che travolge e sconvolge - così l'ho
sentito anch'io attraversare il mio bosco,
con le dita accarezzarmi i capelli.

 

MARIA MOLOSOVA, “RED MAPLE LEAFS”

 

2013

Il tuo sigillo

Il tuo sigillo impresso a fuoco vivo
da qualche parte in me ancora duole
- un desiderio che prude, un'ansia
di amare che grida pietà ma vuole
essere torturata dagli sgherri
del tuo regno, dalle streghe che porti
nel tuo candido seno, dentro il ventre.
Sei lontana ma io tuo prigioniero.

 

 

2013

Piccola biografia portatile

Ho camminato sulla luna quando
avevo cinque anni, inseguito il volo
di un pallone in un campetto di sabbia,
cercato stelle cadute in un prato.

Ho palpitato per una ragazza,
armonizzato il mio cuore con il suo,
ho scritto il mio amore sulla carta,
l'ho messo in bottiglia e lanciato in mare.

Ho riso, ho pianto, ho imparato e insegnato
e ancora continuo giorno per giorno
perché io sono tutto ciò che ho fatto.

 

FOTOGRAFIA © DANIELE RIVA

 

2013

C’è ancora la neve

E c'è ancora la neve  che ricade
leggera - fiocchi di baci perduti
dal cielo come fosse una poesia
di García Lorca - sì, proprio i tuoi baci,
amore mio che vai sotto l'ombrello
con le ciocche ribelli e il cappellino
di maglia color pervinca. C'è ancora
la neve adesso, c'è ancora il mio amore.

 

STUART BARKLEY, “GIRL IN WINDOW LOOKING AT SNOW”

 

2013

L’amore secondo La Bruyère

Questo amore sbrigliato corre ancora
masticando frasi di La Bruyère
come i foglietti leggeri dei Baci
Perugina - e se l'amicizia è esclusa
allora diventa puro estremo amore
e teme il tempo e teme il suo declino
e rifluisce in una rossa passione:
nato da un colpo di fulmine, sarebbe
lenta a guarire la sua ferita.

 

MARK BENNETT, “JE SUIS TOMBÉ AMOUREUX”

 

2013

Il pugno di sabbia della memoria

Tutto quello che stringo tra le mani
è il pugno di sabbia della memoria,
un tremulo dono in balia del vento
e del tempo che scorre inesorabile.

Non più le tue braccia da accarezzare
ma il ricordo del tuo abbraccio nel buio,
del tuo passo sfuggito nella via,
della tua voce rimasta nell'aria.

 

FOTOGRAFIA © LOVE IS THE MESSAGE

 

2013